Incontriamo Tezeta Abraham che ci racconta il suo “È arrivata la felicitá”
È arrivata la felicità torna in TV su Rai 1 con l’attesissima seconda stagione. Torna con i suoi personaggi e con tutte le sue caratteristiche. Ancor di più solare, positiva, frizzante e dai temi importanti.
Nel cast ritroviamo la giovane attrice Tezeta Abraham che ritorna a ricoprire il ruolo di Francesca, l’amica che c’é. Perché Tezeta vive da sempre la consapevolezza dell’amore. Sa parlare di quell’amore fondamentale che cerchiamo quotidinamente nelle nostre vite e nelle vite degli altri. Lei lo conosce e riconosce costantemente nella lontananza che ostacola i corpi ma mai i sentimenti.
Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo Tezeta Abraham, sei in TV con la seconda stagione di É arrivata la felicità. Come ritroviamo il tuo personaggio?
Francesca è di nuovo single, ora è spazientita dagli uomini. Ritroviamo una Francesca molto più riflessiva e attenta, è una donna che vuole ritrovare se stessa.
Come è stato ritornare nei panni di questo personaggio?
È stato molto bello. Francesca mi ha donato tanta fortuna, sono davvero legata a lei. Ritornare sul set della seconda stagione é stato magnifico. Durante le riprese, ero molto più sicura di me perché non solo conoscevo il cast e la troupe ma avevo anche più confidenza con la telecamera e con ció che è il reale lavoro dell’attore.
Francesca ti assomiglia?
Mi assomiglia perché come lei sono una persona solare. Per il resto, lei è sfortunata in amore. Io, invece, credo di essere un po’ più fortunata di lei in questo campo! ( ndr. ride)
Cosa ti ha donato umanamente e professionalmente È arrivata la felicità?
Questo progetto mi ha regalato molta popolarità. Mi capita per strada, molto spesso, che le persone mi fermino e mi dicano: Sei Francesca!
Questo personaggio mi ha regalato tanta professionalità: lavorare accanto ad attori come Claudia Pandolfi, Lunetta Savino, Simona Tabasco e tutti gli altri è stato importante.
Sul set di È arrivata la felicità ti sei rapportata a tante altre donne, come é stato lavorare con loro?
Sai, molto spesso tra donne c’è competizione. Ma sul set di É arrivata la felicità, ho conosciuto donne favolose, delle vere professioniste. Ho vissuto un’esperienza bellissima. Quello che per me era importante, era lavorare in un contesto tranquillo e professionale.
In questa seconda stagione di É arrivata la felicità si affronta il tema della malattia. Angelica è malata e questo dolore coinvolge tutte le persone intorno a lei…
È arrivata la felicità è una serie fresca con dei tempi veloci. Quest’anno affrontiamo un tema importante per tutti noi. La malattia segna inevitabilmente le persone, ognuno di noi purtroppo ha vissuto personalmente o ha conosciuto da vicino una situazione del genere. Questa serie vuole avvicinarsi ancor di più alla realtà, senza risultare mai pesante o banale. Vedrete Angelica come una donna forte che non vuole vittimismo o pietà intorno. La sua famiglia e i suoi amici vivono insieme a lei la malattia. Ognuno reagisce in maniera personale a questo dolore e durante il corso delle prossime puntate vedrete come si puó reagire ad una situazione del genere. Credo che sia importante capire che la persona é una persona, non la sua malattia.
È stato significativo vedere Francesca sostenere Angelica in questo momento, per te?
Assolutamente sì. In questa stagione non si vedrà soltanto come Angelica vive la malattia ma come tutte le persone che la circondano siano coinvolte, Francesca compresa. Vedremo le reazioni di ognuno di loro perché Angelica diventa una priorità. Stabilire i ruoli che si hanno nella malattia è fondamentale. Angelica ci mostra come questa malattia diventa non solo una sua questione ma anche la questione di chi le vuole bene. Pian piano scoprirete come reagirà Francesca alle dinamiche di Angelica…
Perché bisogna guardare È arrivata la felicità?
Perché è una serie piena di sentimento, di emozioni di diverso genere. Pian piano, la serie diventerà ancora più frizzante, con belle sorprese e novità.
Come ti descriveresti come persona?
Sono una persona caparbia, solare, positiva, socievole. Amo il romanticismo…
Cosa rappresenta per te la recitazione?
Mi sono trovata per caso in questo mestiere. Ho sempre lavorato come indossatrice, poi un giorno, mi hanno chiamata per il provino di È arrivata la felicità. Mi hanno scelta e da quel momento ho capito che recitare rappresenta una sfida per me. Voglio vedere e capire se riesco a lavorare totalmente in questo settore. Sto studiando tanto e sono molto curiosa. La recitazione è capitata nella mia vita e voglio assolutamente cavalcare l’onda.
Cosa rappresenta per te l’amore?
L’amore è fondamentale. Sai, molte delle persone che amo vivono in Africa. Per me, l’amore diventa importante ancora di più quando non hai certe persone vicine. Vivo con consapevolezza ogni amore, la lontananza mi porta ad essere molto sensibile.