Anna Mendoza

Anna Mendoza, successo per l’opera prima del regista sorrentino

Antonino Giammarino racconta la nascita del cortometraggio ispirato alla storia di una modella spagnola

Davanti ad un pubblico caloroso e interessato, Cinema-Teatro Tasso di Sorrento si è tenuta la proiezione del’anteprima del cortometraggio Anna Mendoza, scritto e diretto da Antonino Giammarino, già autore dei documentari “La Tarsia Sorrentina” e “Storie di Marina Grande”.

Anna Mendoza

La narrazione di Anna Mendoza

La storia narra la crisi di una giovane ragazza che lascia la vita mondana da modella in cui era immersa, per accogliere la vocazione divina e diventare suora. La narrazione, principalmente visiva, fatta di voci fuori campo e immagini per sottrazione che creano atmosfera ed empatia, è interamente ambientata nel territorio sorrentino tra il monte San Costanzo, il Monastero di San Paolo, Villa Mambrini, la chiesa delle monache di Monticchio e il giardino di Villa Fiorentino. Anche per questo è intervenuto il presidente della Fondazione Sorrento, Gaetano Milano, sponsorizzando il cortometraggio per rendere merito alla promozione territoriale che emerge dalle riprese e dalla fotografia di Anna Mendoza.

L’ispirazione del regista

La frase di Santa Teresa D’Avila: “Se vuoi essere tutto, non cercare di voler essere qualcosa” è il cuore della narrazione e, insieme, l’ispirazione dello sceneggiatore e regista Giammarino: “Avevo da tempo il desiderio di raccontare la storia del convento di San Paolo attraverso la voce della Madre Superiore, ma non mi fu possibile. Dopo qualche mese mi imbattei nella notizia giornalistica di una modella spagnola che, dopo una visita alla Madonna di Fatima, decise di diventare monaca di clausura. A quel punto nella mia mente apparve una sovrapposizione di immagini: una modella che sfilava con atteggiamento regale e, contemporaneamente, una suora, con lo stesso volto, che sfilava col medesimo atteggiamento, all’interno di una navata. Così iniziai a lavorare a Anna Mendoza e alla sua sceneggiatura, che ho dovuto più volte adattato per varie esigenze, fino a questo risultato che io considero il numero zero, da cui possono partire molti altri cortometraggi per raccontare la storia del nostro territorio e per valorizzarne le bellezze paesaggistiche”.

I nuovi progetti

Così Antonino Giammarino spiega la nascita di questa sua prima opera, annunciando la lavorazione di altri soggetti. “Mi piacerebbe, ad esempio, dedicarmi al racconto degli epistolari dei grandi viaggiatori che nessuno conosce e che hanno calcato le nostre terre, così come abbracciare un secolo di storia partenopea attraverso la storia di due grandi artisti, curiosamente seppelliti vicini: il pittore Silvestr Ščedrin e il cantante Aniello Califano. Il cortometraggio? Lo considero una palestra per i progetti futuri”.

Beatrice Yousef e Antonino Giammarino durante le riprese di Anna Mendoza
Beatrice Yousef e Antonino Giammarino durante le riprese di Anna Mendoza

Il team di Anna Mendoza

La squadra di lavoro di Anna Mendoza è composta dal Maestro Giuseppe Tramontano che ha fornito la sua consulenza artistica, la protagonista Beatrice Yousef, Antonino Fattorusso che ha curato la fotografia, le musiche di Alfonso Bruno, la giornalista Costanza Martina Vitale, la produzione di Salvatore Piedimonte e Marika Rinaldi, le voci di Alessandra Volpe, Sara Scarpati e dell’attore Nino Lauro, e la famiglia Gargiulo-Mormile che han messo a disposizione la bellissima Villa Mambrini, set di alcune scene.

Su Costanza Martina Vitale

Giornalista pubblicista e content editor senior, scrivo di cronaca, eventi e spettacolo. Sono specializzata in brand journalism e digital marketing per aziende e liberi professionisti.

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