Oggi vi parliamo dell’arrivo del docufilm Reputazione a rischio, che vuole dimostrare come sia facile diffondere Fake News e creare identità fasulle.
L’idea e la regia del documentario sono di Davide Ippolito, già editore e Direttore di Reputation review, e autore del libro “Reputazione Capitale del terzo millennio” edito da Mediolanum Editori e distribuito da Mondadori.
A prestarsi all’esperimento il Top Manager, ex Lehman Brothers, Terenzio Cugia di Sant’Orsola, che ha finto di essere un cantautore americano al lancio del suo primo album in Italia. L’esperimento vuole dimostrare come sia facile oggi costruirsi una falsa reputazione online o fare del green washing, in un momento in cui, non solo per le imprese ma per tutti noi, la reputazione costituisce un elemento a cui prestare grande attenzione e che richiede alta considerazione. La provocazione di “Reputazione a Rischio”, quindi, vuole mettere in luce come sia sufficiente rendere vagamente plausibile la biografia riveduta e corretta di una persona qualunque, per assicurargli ospitate nella tv generalista, le attenzioni della stampa di settore, interventi in radio e quant’altro.
Grazie al contributo di esperti di settore come Viola Bachini, autrice del libro Fake People, Carmine Spatolisano, Ceo di Telejnform, Michele Sorice della Luiss Guido Carli, Joe Casini cofondatore di Reputation rating, si vuole aprire un dibattito sull’influenzabilità della nostra vita, su quanto le informazioni siano manipolabili e quale riscontro abbia tutto ciò sulla nostra quotidianità.
Intervengono nel reportage anche il Vice Presidente di Confindustria Vito Grassi, il Presidente Federmanager Stefano Cuzzilla, il Presidente Cida e Manageritalia Mario Mantovani, Matteo Fago, fondatore di Venere.com ed editore del Salvagente (la rivista che tutela i consumatori), Andrea Maria Mazzaro Presidente di Federprofessional e Claudio Brachino, Direttore e volto storico dell’informazione Italiana.
Il documentario ci aiuta a decifrare il cambiamento che hanno imposto le big four della Silicon Valley (Facebook, Amazon, Google, Apple) nelle nostre vite private e come oggi bisogna tutelarsi e saper fruire degli strumenti digitali.
Il documentario sarà presentato in anteprima nazionale il 3 Marzo a Roma alla Casa del Cinema di Villa Borghese e dopo un tour nei cinema del territorio italiano sarà disponibile dal 15 Aprile su Business+, la prima televisione multicanale dedicata a manager e imprenditori con la direzione editoriale proprio di Claudio Brachino, andando così ad arricchire il palinsesto di intrattenimento business, che prevede già diversi format, come Terza Camera: una serie di incontri fra professionisti dell’economia reale e figure di spicco della politica (come Sottosegretari di Stato e Ministri) con cui confrontarsi e creare connessioni fra il mondo dell’economia reale e quello istituzionale e governativo; Stream Show: la serie che in 1200 secondi indagherà le tematiche di politica economica, assieme a delegati dei sistemi di rappresentanza; altri documentari formativi come “Silicon Valley Mindset” promosso da Federmanager Academy e “Maratona Manager il Film”, il racconto dello storico evento della CIDA promosso dal mondo italiano del management e da importanti cariche istituzionali (tra cui il compianto David Sassoli) nel 2020.