Elisabetta Rogai

Elisabetta Rogai, dalla Certosa di Pontignano a InterWine China 2016

Elisabetta Rogai

I falchi, l’arte e il vino per Elisabetta Rogai

Per Elisabetta Rogai un lungo viaggio che va dalla Certosa di Pontignano a Siena, direttamente in Cina a Interwine China 2016, ed infine di nuovo a Siena per la sua personale con le sue declinazioni d’arte che spaziano dai dipinti al vino, dipinti su jeans, i foulard di cachmere e modal con la pazza corsa dei cavalli del Palio di Siena come tema, i caftani in seta, la “Linea Vite” by Simone Mencherini, ai Magazzini del Sale del Palazzo Comunale di Siena….ed è con Siena nel cuore che Elisabetta Rogai saluta gli amici più cari, arrivati da tutta Italia, per “Un Week End alla Certosa di Pontignano” in una delle più belle location toscane, ricca di storia e fascino, gestita dalla Famiglia Galardi. Sono i meravigliosi Guelfi Falconieri ammaestrati che accolgono gli ospiti al loro arrivo nel chiostro principale, cuore della Certosa, che ospitava la vera vita dei monaci. E dalla Certosa di Pontignano Elisabetta Rogai e la sua EnoArte diventa protagonista in Cina al China Fair Complex a Guangzhou nel paese/continente che continua a fare da volano all’economia mondiale dove la classe medioalta diventa artefice di un profondo cambiamento socio-culturale. In questo contesto il Made in Italy è ricercato, oltre che copiato, è diventato uno status symbol di classe, spaziando dal fashion al food, dall’edilizia alla musica, all’arte, al vino, in un paese che continua ad essere il motore del business economico e finanziario mondiale ma anche uno sconfinato serbatoio di start-up e nuove tendenze, una porta spalancata sul futuro.

Elisabetta Rogai

La Fiera vedrà le cantine italiane impegnate a promuovere le loro eccellenze enoiche pronte a scommettere su uno dei bacini che in soli dieci anni ha visto un incremento del 57% dei consumi di vini fermi, passando dai dieci milioni di ettolitri del 2000 ai sedici milioni del 2013 rappresentando uno dei Paesi target fondamentali per l’export italiano.

La Cina e Canton ed Hong Kong in particolare, negli ultimi anni si sono affermate come centri nevralgici per la penetrazione nei mercati di tutto il continente asiatico, da qui la necessità delle aziende italiane di presidiare e tenere sotto la lente d’ingrandimento un mercato in continua evoluzione e che nei prossimi anni si auspica possa essere una delle piazze mondiali più importanti per l’export dei vini. Nella più dinamica città della Cina, che durante l’ultimo quinquennio si è affermata come l’hub di riferimento per la commercializzazione e la distribuzione di vino in tutta l’area Asia-Pacifico ed in Cina, l’Interwine China, nella passata edizione, ha visto la partecipazione di oltre 1.000 espositori ed è stata visitata da oltre 20mila buyer provenienti da più di 80 Paesi, confermandosi un trampolino d’eccezione per introdursi e rafforzare il proprio brand nel mercato asiatico, molto sensibile ai prodotti italiani di alta qualità.

In questa edizione 2016 dunque lo “spirito” vale il doppio, sia anima che alcool, una kermesse enologica dove si inserisce la cultura e l’arte, infatti la Fiera prevede cinque performance live dell’artista fiorentina Elisabetta Rogai, famosa a livello internazionale per dipingere con il vino, tecnica unica da lei inventata nel 2010; infatti l’artista dipinge utilizzando il vino al posto dei tradizionali colori, in un modo decisamente diverso da ogni tentativo finora provato in quanto il vino invecchia letteralmente sulla tela, parallelamente al vino.

“E’ la terza volta che vengo in Cina – parla l’artista Elisabetta Rogai – e sono sempre sorpresa e affascinata dalla vita e dall’enorme movimento di gente che si vede nelle strade e l’interesse che il popolo cinese ha nei confronti degli italiani e dei nostri prodotti, e soprattutto per la nostra cucina e il vino e, nel mio caso, per la mia tecnica di dipingere con il vino, arte e tecnica che li fa assistere a bocca aperta mentre dipingo, e ho deciso, per questa edizione, di privilegiare soggetti di cavalli, che mi sono rimasti nel cuore dopo aver dipinto il Drappellone del Palio di Siena 2015. Ormai il vino è entrato nel mio DNA, un paradosso perfetto, il vino teorizzato da una ex astemia”

Su Cristina Vannuzzi Landini

Nata a Firenze e residente a Firenze e New York é esperta in comunicazione, ufficio stampa e merchandising.

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