Libere di Vivere

Libere di… Vivere, Antonio Silvestre sulla violenza di genere

Dopo la proiezione in anteprima del 24 giugno al Love Film Festival di Perugia, arriva il nuovo docufilm “Libere di… Vivere”, scritto e diretto da Antonio Silvestre e prodotto da Mario Tani per MAC film, da un’idea di Claudia Segre, Presidente Global Thinking Foundation, che per primo affronta questo fenomeno esteso, sottile e ancora poco noto. L’obiettivo che si propone il filmato è quello di diffondere la conoscenza della violenza economica di genere e le sue conseguenze devastanti.

Tante le testimonianze reali di donne vittime di questo tipo di abusi, intervallate da immagini di finzione interpretate dalle attrici Stefania Pascali e Giulia Cappelletti, per oltre un’ora di racconto coraggioso ed emotivamente coinvolgente, grazie anche alla fotografia di Nicola Saraval, il montaggio di Daniele Tullio e le musiche del maestro Matteo Sartini. A fare da metafora alla narrazione, infine, c’è il tango, il ballo per eccellenza, rappresentato nelle coreografie di Laura Borromeo, con Tabata Caldironi e Julio Alvarez,  sulle note della Hyperion Ensemble.

La storia si snoda attorno alla vita di Stella, che dopo il matrimonio e la nascita della prima figlia, si vede costretta a lasciare il lavoro; col passare degli anni l’idillio familiare si trasforma in un inferno, con un marito che le fa pesare ogni giorno di essere l’unica fonte di sostentamento economico.

Ma Stella saprà trovare la forza di cambiare quello che pare un destino già tracciato, lanciando un messaggio di speranza e rinascita. A questa si intrecciano quattro storie vere, storie di donne e violenza economica, psicologica, fisica, quattro storie che hanno, pur con esiti di diversa gravità, come comune denominatore e primo grilletto scatenante della spirale della violenza la sopraffazione economica. Un’opera corale, alla quale hanno preso parte anche le donne che ogni giorno lavorano in Global Thinking Foundation, portando la testimonianza di chi vive queste tematiche nella propria quotidianità professionale, e che vuole anche riassumere agli occhi del pubblico tre intensi anni dell’omonima mostra. “Libere di… Vivere” trae origine dalla mostra-rassegna del fumetto e dell’arte disegnata itinerante, che in tre anni ha coinvolto più di 5.000 visitatori in 35 tappe, ed oltre 75.000 partecipanti digitali.

Su Harry di Prisco

Nato a Napoli, Maturità Classica, Laureato in Giurisprudenza 110/110 e lode, iscritto all’Albo dei Giornalisti dal ‘73, socio GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica), specializzato in Enogastronomia, Viaggi, Turismo e Cultura, Ispettore On. Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

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