Il cavaliere oscuro

Il Cavaliere Oscuro: Il ritorno, la recensione

Il cinema di Christopher Nolan fa ogni volta lo stesso effetto: a film finito, si ha sempre la sensazione di un traumatico ritorno alla realtà. Non poteva essere altrimenti anche per Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno, terzo capitolo della saga dedicata alle vicissitudini dell’eroe mascherato di Gotham City.

Il Cavaliere Oscuro: Il ritorno

Quello che non ci aspettavamo – o forse si – è il carattere destabilizzante del film. Nulla è dato per scontato, perfino la sopravvivenza dell’eroe. Il cavaliere oscuro si trova ad affrontare, in questo epilogo dai toni epici, un nemico troppo grande, forse il più temibile di tutti.

Ma procediamo per ordine. Otto anni sono trascorsi da quando Batman scompare nelle tenebre senza lasciare alcuna traccia. Ora è un fuorilegge, accusato ingiustamente della morte del procuratore distrettuale Harvey Dent. Bruce Wayne, costretto quindi ad una vita da eremita, è rinchiuso nella sua proprietà e logorato dal dolore per la perdita dell’amata Rachel. L’arrivo a Gotham City della ladra Selina Kyle, interessata a riconquistare una cosa da tempo perduta, e del terribile Bane, pronto ad istaurare un regime proletario basato sul terrore e sulla violenza, induce Wayne a rindossare nuovamente maschera e mantello, nonostante il suo amico/tutore/maggiordomo Alfred sia decisamente contrariato.

Il cavaliere oscuro fa il suo ritorno, ma lo scontro fisico con il rivale Bane, che nel frattempo ha occupato il sottosuolo della città, lo mette a dura prova. Catturato e trasportato in una prigione dalla quale è impossibile fuggire, Bruce si trova al cospetto della sua più grande paura. L’elemento del pozzo, quello in cui da bambino cade, viene in questo terzo capitolo amplificato, quasi come se il vero nemico da combattere sia la paura stessa, la paura della morte.

Numerosi sono gli elementi che fanno di questo film, e quindi dell’intera trilogia, il fedele racconto di un’epoca: la costante paura, tipica della vita da metropoli contemporanea, di “crollare” da un momento all’altro, l’ombra del terrorismo, il pericolo del nucleare e l’emergenza energetica. Christopher Nolan, raccontandoci di Batman e di Gotham City, ci mostra le paure e le ansie dei nostri tempi.

Messo di fronte le sue angosce, Batman ha bisogno di tutte le forze sane della città di Gotham: James Gordon, il giovane agente di polizia John Blake, e Lucius Fox mettono in moto una ribellione nella ribellione per sovvertire il regime di Bane e ristabilire l’ordine in città. I giorni sembrano essere contati per Gotham City, un ordigno nucleare minaccia di distruggerla, ma al ritorno del Cavaliere Oscuro tutto è pronto per la battaglia finale. Cosa Bruce Wayne sarà disposto a perdere nella sua ultima lotta contro l’ingiustizia? Trattenete il fiato, non cadete in preda al delirio, perché…forse è meglio non spoilerare!

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Redazione Giornalistica

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