Ivan Castiglione, Loredana Cannata, Miriam Galanti, Gianclaudio Caretta, Angela Pepi alla prima di Scarlett. Foto di Andrea Bracaglia
Ivan Castiglione, Loredana Cannata, Miriam Galanti, Gianclaudio Caretta, Angela Pepi alla prima di Scarlett. Foto di Andrea Bracaglia

Successo per l’anteprima di Scarlett

Si è tenuta al Nuovo Cinema Aquila, con grandissimo successo di pubblico, l’anteprima nazionale del film Scarlett, regia di Luigi Boccia, prodotto dalla DreamWorldMovies di Luigi De Filippis, in concorso al RIFF (Rome Independent Film Festival), organizzato dal Direttore Fabrizio Ferrari.

Oltre 200 persone (alcune rimaste in piedi per la numerosa affluenza) per applaudire il cast composto dalla protagonista Miriam Galanti, Ivan Castiglione, Loredana Cannata, Tetyana Veryovkina, Caterina Milicchio, Gianclaudio Caretta e Angela Pepi.

Gadget della serata per tutti i presenti: un rossetto rosso scarlatto. Molti avranno pensato ad un gadget fatto appositamente per il film, ma in realtà, prima dell’inizio della proiezione Miriam Galanti ha spiegato che quel rossetto era stato donato per una giusta causa: “Non è normale che sia normale” è lo slogan della campagna anti violenza sulle donne e anti femminicidio promossa da Mara Carfagna, perché non si può tollerare questo massacro fisico e psicologico che moltissime donne subiscono molto spesso proprio dai loro compagni. Ogni tre giorni c’è una vittima di femminicidio. Il rossetto rosso, sotto all’occhio come segno, come simbolo per combattere questo grave problema che sembra non volersi arrestare.

Tra gli ospiti presenti: Gilles Rocca, Jonis Bascir, Miguel Ángel Gobbo Díaz, Matteo Nicoletta, Massimiliano Buzzanca, Marilù De Nicola, Simone Ripa e tanti altri.

“Scarlett” è un on the road ambientato sulle strade italiane. Il sapore è quello del thriller psicologico ed è un omaggio a grandi capolavori del cinema come “Duel” di Steven Spielberg e “Christine” di John Carpenter. Infatti protagonista della pellicola, insieme a Giulia (interpretata da Miriam Galanti), è l’automobile che durante il viaggio sembra improvvisamente prendere vita imprigionando la guidatrice nell’abitacolo. Forse tutto questo è frutto dell’immaginazione di Giulia che, con tutte le sue forze, grida: “la macchina è viva!”, o forse Giulia è la cavia di un esperimento ingegnoso ed agghiacciante per dimostrare che nell’epoca in cui viviamo gli oggetti ci controllano e ci possiedono, o forse l’automobile è davvero dotata di vita propria.

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