A Shot in the Dark 2017

A Shot in the Dark, uno sguardo al giallo

La prima edizione della rassegna dedicata al giallo è A Shot in the Dark

A Shot in the Dark parte il 21 settembre a Bergamo, ed inaugura con l’anteprima della versione restaurata di Blow-Up di Michelangelo Antonioni (1966), capolavoro senza tempo riportato al suo splendore originale grazie a Cineteca di Bologna, Istituto Luce – Cinecittà e Criterion, con la supervisione del direttore della fotografia Luca Bigazzi.

Si tratta della prima edizione della rassegna che prendendo a prestito il titolo del secondo episodio della saga della Pantera Rosa, A Shot in the Dark, ha dato spunto a Bergamo Film Meeting dal 21 al 24 settembre, per creare un viaggio dentro il genere giallo, a cavallo tra il cinema e le altre arti.

Il giallo

“Giallo” inteso come contenitore di infiniti sottogeneri e di tutte quelle storie che, fra cadaveri e commissari, indagini e pedinamenti, complotti e macchinazioni, ombre e segreti, hanno per oggetto il vasto campo del crimine e del mistero nelle sue più varie modalità di racconto.

Il programma

In programma, oltre all’esilarante A Shot in the Dark (Uno sparo nel buio, 1964) di Blake Edwards e all’anteprima di Blow-Up, troveranno spazio inediti, cult movies e classici in versione restaurata – da sempre segno distintivo delle proposte di Bergamo Film Meeting – tra cui spicca The Long Goodbye (Il lungo addio, 1973), dall’omonimo romanzo di Raymond Chandler, riletto in chiave contemporanea da Robert Altman.

Le Samouraï, il capolavoro scritto e diretto da Jean-Pierre Melville (Frank Costello faccia d’angelo, 1967), interpretato da uno stupefacente Alain Delon nel ruolo di un killer spietato e affascinante, si accompagnerà al folle, incandescente e iperrealistico The Killer (id, 1989) di John Woo, mostro sacro della new wave hongkonghese anni ’90. Le atmosfere assolate del giallo mediterraneo saranno invece rappresentate da Total Khéops (2002) di Alain Bévérini, tratto dall’omonimo romanzo di Jean-Claude Izzo, mentre il tributo a Georges Simenon avverrà con la proiezione di L’inconnu dans la maison (1992) di Georges Lautner, terza trasposizione cinematografica de Gli intrusi, che si avvale dell’intensa interpretazione di un Belmondo maturo e in grandissima forma.

A Shot in the Dark ospiterà il XXVIII convegno nazionale di studi – Il giallo tra cinema, scrittura e fumetto promosso dalla FIC – Federazione Italiana Cineforum, che venerdì 22 e sabato 23 offrirà numerosi approfondimenti critici sul cinema e la letteratura di genere. Nove i relatori, rappresentanti della critica cinematografica (Emanuela Martini, Anton Giulio Mancino, Roberto Chiesi, Nuccio Lodato, Roberto Manassero) e del mondo accademico (Dick Tomasovic, Matteo Pollone, Giovanni Memola, Giuseppe Previtali) che con i loro interventi spazieranno dal noir alle spy stories, dal poliziesco italiano al giallo mediterraneo, da Arthur Conan Doyle a Georges Simenon, da Graham Greene a Raymond Chandler, da Jean-Claude Izzo a Giancarlo De Cataldo.

La prima edizione di A Shot in the Dark si concluderà domenica 24 settembre con il concerto de La Batteria, gruppo della scena musicale romana più trasversale, con esperienze che vanno dal post-rock progressivo al jazz sperimentale, dall’hip hop fino alla world music, uniti dal comune amore per le colonne sonore e le sonorizzazioni degli anni ’60 e ’70, per gli strumenti vintage e per i film gialli e polizieschi all’italiana.

Brani originali ispirati a quel suono e a quella scrittura particolari che in quegli anni dominavano la musica per immagini nel nostro Paese – Ennio Morricone, Stelvio Cipriani, Alessandro Alessandroni, Bruno Nicolai – e di gruppi come i Goblin e I Marc 4. Fra le pieghe del prog-funk cinematico si possono ritrovare anche influenze che spaziano dall’afrobeat alla musica elettronica e al rock alternativo degli anni ’80 e ’90, filtrate attraverso una sensibilità ed un modo di suonare tipicamente italiani.

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