Lo sconosciuto del lago

Lo sconosciuto del lago, la recensione

Oggi vi raccontiamo del film Lo sconosciuto del lago. La riva di un lago, in estate, è il punto d’incontro della comunità gay in cerca di sesso occasionale. Tra i frequentatori più assidui c’è il giovane Frank, che presto si innamora dell’uomo più ambito della spiaggia, Michel. Anche quando scopre che Michel nasconde un segreto sconvolgente, Franck sceglie di affrontare il pericolo e vivere la sua passione fino in fondo…

Lo sconosciuto del lago

Lo sconosciuto del lago, firmato da Alain Guiraudie. Un film teso ed eloquente, compatto e irresistibile, dove il thriller prende a braccetto la commedia nera. Portando avanti un discorso sulla sessualità, che il regista aveva già avviato con la sua precedente opera ‘Le roi de l’évasion’ del 2009, Guiraudie dimostra di saper coniugare passione, sesso e fascino del male con una messa in scena quasi da documentario.

Provocatorio e struggente, questo noir anticonformista ha sorpreso il box office francese con incassi vertiginosi, candidandosi a diventare anche in Italia uno dei casi cinematografici dell’anno.

Presentato all’ultimo Festival di Cannes, ‘Lo sconosciuto del lago’ ha vinto il premio per la regia del Certain regard e della Queer Palm.

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Redazione Giornalistica

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