Era d'estate - Beppe Fiorello

Era d’estate, il film con Beppe Fiorello e Massimo Popolizio

Era d'estate - Beppe Fiorello

Era d’estate è un film di Fiorenza Infascelli

Beppe Fiorello sulla sua pagina di Twitter ha scritto che aveva vissuto l’esperienza di lavoro più bella della sua vita e si riferiva al film Era d’estate di  Fiorenza Infascelli, film dedicato ai due più significativi personaggi “simbolo” della lotta alla mafia: Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.

Il cast è davvero notevole: Massimo Popolizio (Giovanni Falcone) il grande Beppe Fiorello (Paolo Borsellino) Claudia Potenza (Agnese Borsellino) Valeria Solarino (Francesca Morvillo).

Il film ha visto il suo debutto all’ultima Festa del Cinema di Roma, mentre sul grande schermo arriverà il 23 e 24 maggio, in un evento unico che coinciderà con il 24° anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio.

Era d’estate

La trama è improntata sul racconto delle settimane di isolamento dei due magistrati e delle loro famiglie sull’isola dell’Asinara, tre mesi prima dal Maxi Processo di Palermo, un esilio resosi necessario in seguito alle minacce di attentati da parte di Cosa Nostra. Durante il soggiorno forzato, vivendo a stretto contatto, si sono potuti estrapolare gli aspetti più introspettivi dei due uomini, i quali nonostante fossero attanagliati da problemi, paure, pensieri e dubbi (che di conseguenza ripiombavano sulle famiglie) sono riusciti a portare a termine una delle loro missioni più ardue: scrivere parte dell’ordinanza del più grande processo penale. Oltre ad elaborare il ritratto dei sentimenti più cupi che li ha visti vicini, i due uomini sono stati uniti anche da momenti di ilarità e passatempi, scoprendo piccole e simpatiche curiosità, quali la collezione di paperette con la testina in giù di Falcone che amava anche le freddure all’inglese e la passione di Borsellino conoscitore di molte opere di Pirandello e Shakespeare che riusciva a ripetere a memoria. Spesso capitava, per esorcizzare il periodo per nulla facile, che riuscissero ad ironizzare sui loro necrologi  “dedicandoseli” scambievolmente.

Il tutto accadeva nel 1985 quando i due giudici vennero presi senza preavviso dalle loro case, insieme ai loro cari e scortati fino all’isola bunker. Giorni di normale quotidianità, trasformati in un lampo in incubo… Borsellino era in festa, la figlia allora adolescente, Lucia, stava mostrando il suo vestito nuovo, quello che avrebbe dovuto indossare da lì a poco, abitino mai messo perché dove sono stati poi condotti c’era solo il mare.

Un film evento che, come dice lo stesso Giuseppe Fiorello, si spera che quanto prima possa essere trasmesso anche in TV.

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Redazione Giornalistica

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