Una scena di Malanapoli. Rosa Rongone ed Antonio Ciccone.
Una scena di Malanapoli. Rosa Rongone ed Antonio Ciccone.

Malanapoli – La ventunesima stella

Uscito a Dicembre 2013 nelle sale italiane, Malanapoli – La ventunesima stella. Romania. Il film prodotto da Antonio e Valentina Ciccone con la regia di Enzo Morzillo, vede un cast del film composto dallo stesso Antonio Ciccone presente anche come attore, vede tra gli altri protagonisti Rosa Rongone, killer spietata e d’esperienza ma esordiente dal punto di vista cinematografico, e nomi di spicco della TV come Patrizio Rispo, Lello Pirone, Lello Giulivo ed Emiliano De Martino.

Una scena di Malanapoli. Rosa Rongone ed Antonio Ciccone.
Una scena di Malanapoli. Rosa Rongone ed Antonio Ciccone.

L’aspetto criminale del film è accompagnato di riferimenti ai fatti di cronaca noti come l’omicidio di Annalisa Durante, quattordicenne portata via da questo mondo per errore, a Forcella, nell’ormai lontano 2004, e ad una ragazzina stuprata in età infantile da due sicari che successivamente freddavano la madre rea di averli denunciati.

Il film che uscirà in Campania in 5 copie sarà presente nelle sale durante il periodo natalizio. Durante la conferenza Ciccone ha dichiarato che sicuramente si pensa già ad un “Malanapoli parte 2”, mentre mancano le dichiarazioni del regista Enzo Morzillo, assente alle proiezioni. Ma diamo uno sguardo alla trama…

Due rumeni aspettano impazienti vicino la loro auto. Hanno un affare da concludere. Una dozzina di ragazze rumene da vendere ad un clan malavitoso napoletano. Qualcosa va storto. L’affare si conclude nel sangue. Napoli. Enzo Michele e Serena girano per le strade, chiedono tangenti. Loro sono malavitosi, sono parte del clan Matera. Antonio Matera è il loro boss. Ha una doppia vita. Una bella moglie, ex cantante, e una figlia stupenda, la sua stella, che frequenta l’università. Antonio è diviso tra la famiglia e il clan, tra le bugie che racconta alla figlia sulla sua verà identità e i loschi affari in giro per la città.

Si affeziona ad una ragazza rumena, Dora, la protegge. La protegge dai rumeni che vogliono vendetta. Intanto viene annunciata dai politici di maggior spicco la decisione di liberare i 41 bis. Perchè liberare la vecchia guardia proprio mentre la città è dilaniata da nuove bande criminali?! Questo si chiede Paolo Belli, giornalista venuto a Napoli ad indagare su questo particolare evento, e che osa domandare agli stessi politici corrotti durante una conferenza stampa, ma per chiedere troppo, attira su di se l’attenzione del clan e non solo.

Poi c’è Giordano, un giovane temerario, uno della nuova guardia, pericolosa e spietata, che sfida Don Saverio appena uscito dal carcere, ignorando gli avvertimenti di Don Gennaro, il più anziano dei boss. Una lotta all’ultima pallottola, tra agguati, sangue e morti. Intanto le forze dell’ordine indagano, cercano di fermare le azioni di queste bande di ragazzini, ma si vedono impotenti di fronte a tanta violenza e criminalità. Si lasciano convincere anche loro che liberare i vecchi malavitosi sia la soluzione giusta per rimettere ordine a Napoli.

Antonio Matera si ritroverà a fare i conti con tutte le bugie e i problemi che una doppia identità comporta, e soprattutto un tipo di vita come quella malavitosa. Proprio durante una rapina, succede qualcosa che gli cambierà la vita. Adesso è in cerca di  redenzione, vuole uscire da questo mondo, vuole costituirsi. Ma il prezzo da pagare è troppo alto, e dovrà fare una scelta difficile.

Questa non è una semplice storia di malavita organizzata. Qui politica, criminalità e violenza si intrecciano in storie di vita quotidiana, di valori e di famiglia. Questo film proverà ad insegnare che se ogni scelta comporta delle conseguenze, il cambiamento è comunque possibile.

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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