Leonardo Pazzagli nel cast della nuova serie Netflix, “Fedeltà”, nei panni di un fisioterapista dalla doppia vita. Toscano di nascita, legato alle sue origini, negli anni ha preso parte a molti lavori di successo, “Pezzi unici”, “Il nome della rosa”, “Un bacio” ed altro ancora.
Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Leonardo Pazzagli. Come stai?
Bene, ti ringrazio! Sono felice dell’uscita della serie Netflix, “Fedeltà”, un lavoro a cui tengo molto.
Chi è Leonardo Pazzagli?
Leonardo è una persona che si scopre ogni giorno, con una raffinatezza sempre maggiore.
Raccontaci di te, di quelle che sono le tue passioni?
Adoro la recitazione, ovviamente, e il trekking.
Chi o cosa ha fatto sì che potessi intraprendere questa strada?
Devo grazie al mio maestro di recitazione che avevo in Toscana. Fu lui a spronarmi a fare questo lavoro, a dirmi che avevo la faccia giusta per avviarmi a questo mestiere.
Un attore da cui prendi ispirazione?
Ne ho talmente tanti che citarne soltanto uno mi porterebbe a fare un torto a tutti gli altri.
Un film che adori e a cui avresti voluto prendere parte?
Anche in questo caso avrei tanti film da citare. Tra tutti, al momento, mi viene in mente “Le vite degli altri” e, se devo citarne un altro, “La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler”.
Tanti i film e le esperienze teatrali a cui hai preso parte. Quali di queste ti è rimasta addosso?
“Pezzi unici” mi ha lasciato tanto, anche perché è legata alla Toscana, città da cui derivano le mie origini. Allo stesso tempo, ricordo con piacere anche, “Un bacio”, di Ivan Cotroneo. Li porto nel cuore.
Presto avremo modo di vederti nella nuova serie Netflix, “Fedeltà”. Cosa puoi dirci a riguardo?
La serie tratta, appunto, l’argomento fedeltà. Si può essere fedeli a tante cose, alla coppia, ma anche a se stessi, ai propri desideri. Una serie filosofica, molto vissuta, davvero passionale.
Puoi anticiparci qualcosa sul tuo personaggio?
Interpreto un fisioterapista, un uomo che ha una sorta di doppia vita e, al contempo, un grande osservatore, una persona di poche parole ma di grande lucidità.
Ti piacerebbe, un domani, passare dietro la macchina da presa?
Certamente! Un domani potrebbe di certo interessarmi ma, per ora, mi prendo tutto il tempo di esplorare questo mestiere, che è ricco di tante sorprese.
Cosa ti piacerebbe realizzare in futuro?
Anche in tal caso, ne ho tanti di sogni. Ho una forte passione per la storia e, credo che, riuscire ad unire il mondo dello spettacolo con la storia potrebbe rendermi davvero felice.
Puoi anticiparci qualcosa circa il tuo futuro artistico?
Prossimamente sarò in una nuova serie Mediaset, “Più forti del destino”, in cui interpreto un anarchico. Una serie tratta da una serie francese, fedele all’originale, ma legata al contesto italiano di quegli anni.