Andrea Bosca

Andrea Bosca, l’emozione di recitare ne I Medici

Ad una settimana dalla conclusione de I Medici, l’intervista ad Andrea Bosca

Si è conclusa la serie TV I Medici, un vero e proprio evento per Rai 1 e per gli amanti delle serie TV, che hanno potuto apprezzare e amare un prodotto con un cast eccezionale.

Andrea Bosca

Attori internazionali come Dustin Hoffman e Richard Madden hanno animato la storia, ma anche tanti attori italiani come Alessandro Preziosi, Guido Caprino, Miriam Leone e Andrea Bosca. La Gazzetta dello Spettacolo ha finalmente incontrato l’attore Andrea Bosca per tirare le somme di un’esperienza indimenticabile, che si aggiunge al suo curriculum di sogni e soddisfazioni…

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Andrea Bosca. Nella fiction I Medici, appena conclusa, hai interpretato Sanuto…

Grazie. Sanuto è il braccio destro del Doge di Venezia, un consigliere senza scrupoli che sa lavorare nell’ombra per spiare i nemici della sua Città. Cosimo De’ Medici rappresenta un’occasione, perché è un uomo ricco e potente. Ma può essere pericoloso. Va sorvegliato e manipolato. Sanuto pensa di poterlo gestire mandandogli la donna più bella di Venezia per sedurlo e per spiarlo. Ma il fascino e la personalità di Cosimo mandano all’aria i suoi piani.

Credi di assomigliargli?

Mi sono divertito a fare ancora un personaggio ai miei antipodi. Io sono un romantico, non potrei mai trattare le donne come un oggetto perché le trovo semplicemente la cosa più bella del creato!
Abbiamo lavorato con Alessandro Lai che mi conosce da Magnifica Presenza di Ozpetek e Romeo e Giulietta di Riccardo Donna, per avere un look elegante e tenebroso. Coi reparti di trucco e parrucco abbiamo reso gli abitanti di Venezia ricchi, biondi, dorati. In contrapposizione con i toni scuri di Firenze.

I Medici ha avuto fin da subito un estremo successo. Quale pensi sia il messaggio fondamentale che la serie ha voluto dare al pubblico?

Il cuore e l’ingegno degli italiani si sposa con l’arte e la cultura. In questo, i banchieri che conquistarono il mondo furono dei maestri. Portarono a compimento opere meravigliose ( la Cupola del Brunelleschi è ormai un cult in rete… ma è lì da qualche centinaia di anni, eh…) . Inoltre , il pubblico ha amato la forza dei personaggi che hanno un bisogno forte, un obbiettivo. Contessina, per esempio. Ma anche il tenebroso Marco Bello aveva un arco niente male.

Cosa speri che abbia colto il pubblico del tuo personaggio?

Spero che il pubblico abbia colto la disponibilità al calarsi in un personaggio diverso da me e il divertimento di lavorare insieme ad attori internazionali così bravi. Inoltre, di Sanuto si può dire di tutto, ma non che non abbia a cuore la sua terra. Dal suo punto di vista, lui difende e protegge la sua città. Lo fa con mezzi leciti e illeciti.

Che esperienza é stata per te questa e che sensazioni hai provato nel recitare una fiction in costume?

E’ stato bellissimo, emozionante. Cambiare il look, diventare altro è sempre molto liberatorio.
E’ quel genere di esperienza che vorresti continuasse per sempre e che ti auguri di rivivere a questo livello.

E con il cast come é andata? Come ti sei trovato?

Conoscevo Richard per il suo lavoro su Games of Thrones e mi sono trovato benissimo, le scene di azione sono state semplici: è un attore molto rilassato ed umile. Sebbene avesse molto lavoro da fare siamo riusciti a stare un po’ insieme, a pranzare insieme e a fare le prove. Mi ha davvero colpito la semplicità di tutti quanti. Gran lavoratori e ragazzi svegli. Come deve essere.

Ma Andrea Bosca chi é quando non recita? Descriviti…

Sono un lettore, un corridore, mi piace fare yoga e stare all’aria aperta.

Puoi trovarmi a scrivere su un quaderno impressioni, idee, spunti che magari un giorno diventeranno un libro o qualcos’altro. Mi piace fare la spesa e organizzare cenette con la mia fidanzata, viaggiare insieme. Sono una persona curiosa, anche pratica. Ma tanta parte dei miei giorni è dedicata al lavoro. Non è una cosa semplice da separare dalla mia vita. Direi invece che vanno di pari passo.

C’é un ruolo, oggi, che desideri interpretare?

Mi colpisce ancora il ruolo di Sean Penn in Mystic River. Ogni volta che rivedo quel film, lui mi commuove sempre. Da bambino pensavo di essere un Peter Parker perfetto, SpiderMan. Crescendo, mi rendo conto che i migliori ruoli non me li posso immaginare. Mi devono sorprendere. Vado forte quando il ruolo non lo vedo arrivare.

Un consiglio che vorresti dare ad un giovane attore che vuole intraprendere questo mestiere?

Di scegliere bene una scuola e di imparare bene le lingue straniere, inglese e francese. Di viaggiare e di provare a studiare anche all’estero. Di rivedersi il prima possibile tutta la cinematografia italiana che conta e andare tanto a teatro, a vedere grandi attori alle prese con grandi testi e in interpretazioni commoventi. Perché il cuore va accordato continuamente.

Sogni o progetti futuri di cui vuoi rivelarci qualcosa…

Sogno una famiglia felice e di essere sereno in quello che faccio. Molti artisti sono combattuti e anche io ho un lato difficile. Però credo che l’amore che respiri in casa quando torni dal set sia importante.

I prossimi progetti:oltre a Romanzo Famigliare di Francesca Archibugi che andrà in onda l’anno prossimo e di cui sono molto orgoglioso, ci sarà C’era Una Volta Studio Uno sempre per Rai Uno.
E in questi giorni sto studiando da vicino l’Arma… perché forse vestirò la divisa. Speriamo!

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