Gianpiero Rotoli
Gianpiero Rotoli

Gianpiero Rotoli: amo poter conoscere nuovi luoghi e persone

Bravo e giovane attore napoletano, Gianpiero Rotoli, lo conosciamo per aver preso parte, sin dalla prima serie, a “Le indagini di Lolita Lobosco”, fiction per Rai 1, nei panni di Silente.

Presto potremo vedere Rotoli ne “Equalizer 3”, ad opera del regista Antoine Fuqua, con Denzel Washington ancora una volta protagonista. Una persona vogliosa sempre di nuove conoscenze, di mondi sempre belli da scoprire.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Gianpiero Rotoli. Parlaci della tua esperienza ne “Equalizer 3”, in cui potremo vederti in futuro?

Ho vissuto un’esperienza bellissima sul set di Equalizer 3. Il regista, Antoine Fuqua, mi ha dato la possibilità di improvvisare, di ragionare insieme su come realizzare la scena. Una produzione americana di una saga che ha avuto molto successo e quindi il budget è differente, non si bada di certo a spese.

Cosa porterai con te da questa esperienza internazionale?

Sicuramente porterò con me una maggiore consapevolezza di quanto la recitazione unisca attori di varie nazionalità sotto un unico e inconfondibile linguaggio artistico. È stato interessante vedere l’approccio al lavoro di Denzel Washington, di Dakota Fenning e del regista Antoine Fuqua che lascia tanto spazio all’improvvisazione.

Attualmente possiamo vederti sul set della seconda stagione de “Le indagini di Lolita Lobosco” nei panni dell’agente Silente. Parlaci anche di questa esperienza e del clima che si è venuto a creare sul set?

Si, siamo appunto alla seconda stagione ed ero presente anche nella prima. Il clima sul set è molto giocoso proprio perché siamo di nuovo tutti insieme. Il legame è dovuto al set precedente, alla possibilità di poter lavorare dopo una pandemia, una novità per tutti noi. Il set era bardato, tra mascherine ed altre protezioni volute, quindi vi era un reale distacco, strano da vivere, per tutti noi. Una gioia, dunque, ritrovarsi, per il secondo anno, e poter raccontare un personaggio molto amato, quello di Lolita, interpretata dalla Ranieri.

Come siete stati accolti a Bari, quest’anno?

Mi ha sorpreso notare che le persone ci riconoscevano ed erano felici di saperci di nuovo lì, contenti di come abbiamo rappresentato la loro città, Bari appunto.

Da Napoli a New York per affrontare un nuovo percorso di studi legato alla recitazione. Parlaci di come ha avuto inizio questa avventura?

Mi sono trasferito a New York all’età di tredici anni insieme alla mia famiglia, per terminare anche il liceo. Sono poi ritornato a Napoli per un annetto per poi trasferirmi a Roma. Ho studiato recitazione a Roma per poi studiare anche a Londra con nomi di spicco, laureandomi in letteratura inglese nel frattempo.

Chi è Gianpiero Rotoli nel quotidiano?

Sono una persona semplice, come tanti. Ho un cane, un Husky, con cui amo molto passeggiare, scoprire posti intrisi nella natura che forse diversamente non avrei conosciuto. Un cane ti porta anche a fare scelte differenti, come decidere di viaggiare in auto per scoprire luoghi sempre nuovi che tendono ad arricchirti in qualche modo. Ci sono poi gli amici, le tante persone a cui si vuole bene e che si tende a coltivare, specie post lavorazione, dopo esser stato via per alcuni mesi. Vi è poi anche una parte legata alla scrittura che amo portare avanti.

Se di scrittura si parla sapresti dirmi se ti piacerebbe poterti dedicare alla regia?

Ho già realizzato una piccola regia, tempo fa. Un corto scritto e diretto con protagonista Anna Galiena, di cui ero protagonista anch’io, nel 2018. Sto lavorando ad altre cose di cui, magari, vi parlerò un domani.

Un ruolo a cui vorresti poter prestare voce e volto?

Amo le storie drammatiche, quelle in cui il personaggio ha un forte spettro emotivo, una complicanza. Recentemente ho visto “Otto montagne” e mi è molto piaciuto. Avrei interpretato volentieri uno dei due ruoli.

Cosa puoi anticiparci sul futuro artistico di Gianpiero Rotoli?

Dopo “Equalizer 3”, che uscirà a settembre, vi sarà una serie per Amazon Prime, con Kim Rossi Stuart, “Everybody Loves Diamonds”. Interpreto Massimiliano, l’amante di uno dei protagonisti della serie.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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