La febbre del deserto: risate all’Angioino

Una risata fa più rumore di una protesta un modo di dire che ci piace spesso usare quasi a sottolineare l’importanza di esorcizzare, attraverso l’allegria, alcuni problemi importanti; ed è quello che si prefiggono gli attori de “La febbre del deserto” una simpaticissima commedia in due atti nata dalla brillante, originale ed inarrestabile mente di Marco Critelli, per la regia del simpaticissimo Massimo Esposito che ne è anche protagonista.

Se vi andasse di trascorrere ore spensierate e divertenti allora vi consigliamo di recarvi al Caffè Teatro Angioino dove La Febbre del deserto sarà in scena fino al 9 Febbraio.

Una “Love comedy” tutta da ridere con talentuosi artisti che riescono a coinvolgere il pubblico attraverso equivoci, battute, doppi sensi e sorprese in un’atmosfera gioiosa.

Applausi meritati per Massimo Esposito il quale non smentisce la sua bravura attraverso la mimica, le improvvisate ironche e la grande passione per tutto ciò che fa e che traspare in ogni sua entrata in scena e che unito agli altri spassosissimi e brillanti attori, ovvero Rosario Barra, Rino Pappagallo, Valerio Esposito, Matteo Florio, Assia De Luise e Loriana Magliuolo, hanno dato vita ad una rappresentazione garbata, mai volgare, adatta a tutta la famiglia e con una morale che unita ad un fare burlesco riesce a mandare un messaggio importante sulla “diversità” in maniera semplice, leggera ma diretta quello che occorre per la nostra attuale realtà.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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