Shakespeare Horror Story

Shakespeare Horror Story, il teatro d’autore a Villa Borghese

Arriva a Roma nella sede del Museo Canonica di Villa Borghese, il Grande teatro d’autore con le rappresentazioni di Shakespeare Horror Story.

Dal 7 al 25 agosto rassegna teatrale itinerante del regista messinese Daniele Gonciaruk, che, assieme agli allievi delle scuole capitoline Fondamenta Teatro, Accademia Bordeaux e Accademia Internazionale di Teatro, accompagnerà lo spettatore in un viaggio ideale e fisico attraverso i vari ambienti del museo, resi palcoscenico delle pagine più famose di Macbeth, Otello, Re Lear, Romeo e Giulietta, Riccardo III, Amleto e – a fare da filo conduttore – la vicenda di Tito Andronico.

Shakespeare Horror Story

Shakespeare Horros Story

Felice connubio tra storia dei luoghi e storia della migliore drammaturgia mondiale, Shakespeare Horror Story, spettacolo teatrale di Daniele Gonciaruk – regista e attore messinese di origini russe – si configura sin dalla prima edizione del 2016 un allestimento unico nel suo genere, per la specificità di essere un’esperienza sensoriale e conoscitiva completa, tanto per la scelta accurata dei luoghi, quanto per le modalità di rappresentazione, di seguito elencate.

Abolizione del classico palcoscenico. Lo spettacolo si svolge all’interno di luoghi pregni di storia, in cui lo spettatore è messo nella condizione di respirare le atmosfere e le suggestioni delle architetture, parallelamente a quelle delle vicende rappresentate, in modo che i sentimenti messi in gioco trovino perfetta rispondenza negli spazi aperti o chiusi di monumenti iconici della città ospitante. Rappresentato nella splendida cornice di Forte San Salvatore a Messina (Madonnina del Porto), nel 2016 e nel 2017, e dopo aver attraversato le stanze di Villa de Pasquale nel 2018, lo spettacolo di Gonciaruk, in occasione dell’Estate Romana, traghetta direttamente nella Capitale, a Villa Borghese nella meravigliosa casa museo di Pietro Canonica, eclettico scultore e compositore che visse buona parte della sua vita nella “Fortezzuola”, struttura inserita nello storico parco, che oggi ospita il Museo a lui intitolato. Lo spettacolo, secondo la sua formula originaria, toccherà le varie stanze del museo, compresa quella del pianoterra che custodisce lo studio dell’artista, ove si possono ammirare una copia della stele per il monumento a Paisello – una delle sue ultime opere – e tutti gli strumenti di lavoro.

La formula “itinerante” dello spettacolo. Attraverso un percorso ideale e fisico lo spettatore viene totalmente immerso nel contesto drammaturgico dell’opera, completamente “incluso” nelle vicende che segue. Shakespeare Horror Story, come suggerisce il titolo, è infatti un viaggio dentro le pagine più cruente delle tragedie del Bardo, di cui lo spettatore scoprirà la bellezza e il fascino dall’interno, trovandosene letteralmente circondato. Il pubblico, accompagnato da un attore-guida, attraverserà così le storie di Macbeth, Otello, Re Lear, Romeo e Giulietta, Riccardo III, Amleto e – a fare da filo conduttore – la vicenda di Tito Andronico, testo pregno di romanità che troverà nel Museo del Canonica – dopo l’esperienza del Forte San Salvatore e di Villa De Pasquale a Messina – la cornice ideale e perfetta dove incastonarsi.

Dall’attuale edizione la formula diventa “itinerante” anche rispetto alla città che ospita la rappresentazione. Da Messina a Roma oggi, per toccare in futuro altri luoghi suggestivi della nostra Penisola, atti ad accogliere la grandezza del teatro shakesperiano. Il primo allestimento a Messina porta anche un significato simbolico, in omaggio alla leggenda che attribuisce a Shakespeare origini messinesi, come discendente della famiglia Scrollalanza.

L’allestimento della pièce. L’attuale edizione di Shakespeare Horror Story, che torna alla sua prima conformazione registica, nasce, come è già accaduto a Messina, da un percorso formativo, una masterclass shakespeariana dal titolo “il corpo, la voce, l’inganno”, incentrata sulle principali tragedie del Bardo, che si è svolta nelle scorse settimane a Roma, e che ha coinvolto un gruppo di allievi attori selezionati da tre importanti scuole di recitazione capitoline: Fondamenta Teatro (con la masterclass di Gonciaruk), l’Accademia Bordeaux e l’Accademia Internazionale di Teatro. La masterclass si è avvalsa anche dell’apporto del maestro giapponese Hal Yamanouchi che con Daniele Gonciaruk ha guidato i ragazzi in questo percorso di conoscenza e studio della materia shakespeariana.

A Messina nelle prime tre edizioni, lo spettacolo è oggi parte dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale, con la collaborazione della Sovrintendenza capitolina ai beni culturali e il contributo della responsabile eventi culturali del Museo Carla Scicchitano.

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Redazione Giornalistica

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