Fermento Georgiano entra nel vivo al Teatro Valle Occupato

Dopo l’apertura con Otar Iosseliani, dal 27 febbraio la rassegna Fermento georgiano, al Teatro Valle Occupato, entra nel vivo della programmazione conducendoci alla scoperta della cinematografia georgiana di questi ultimi anni e proponendo i film di alcuni tra i più interessanti giovani autori del paese.

In Bloom di Nana Ekvtimishvili e Simon Gross inaugura il 27 alle h. 21.00 il ciclo di proiezioni. Per l’occasione sarà presente Nana Janelidze, direttrice del Georgian National Film Center, introduce Mario Sesti.

Il film ambientato a Tbilisi nel 1992, ha per protagoniste due amiche quattordicenni. Eka e Natia sono imperturbabili dinanzi alla paura della guerra civile che infuria nel resto del paese perché concentrate sulla loro adolescenza. Le loro vite cambiano quando Natia riceve una pistola come pegno d’amore e all’improvviso devono affrontare circostanze al di fuori del loro controllo.

Venerdì 28 febbraio alle h. 21.00 sarà la volta di Keep Smiling di Rusudan Chkonia. Protagoniste del film dieci madri di famiglia che provano con ogni mezzo a vincere un concorso di bellezza. In Palio: 25mila dollari e un appartamento. Ma le grandi speranze a poco a poco svaniscono e le donne si rendono conto di quanto la gara sia una gigantesca farsa. I media e gli organizzatori dello show strumentalizzano la loro tragedia per intrattenere il pubblico e fare audience. Il film sarà presentato da Nina Shervashidze, Projects Manager del Georgian National Film Center, introduce Anna Maria Pasetti.
Sabato 1° Marzo alle h. 21.00 sarà proiettato The Other Bank di Giorgi Ovashvili. Al termine della proiezione il consueto incontro con il regista che sarà introdotto da Bruno Roberti.

Protagonista del film Fermento Georgiano il dodicenne Tedo che vive con sua madre in un tugurio vicino Tbilisi. Dopo il collasso dell’URSS e la guerra che ha devastato l’Abkhazia, la regione della Georgia da cui proviene, Tedo per sopravvivere fa l’apprendista in un garage e compie piccoli crimini che gli permettono di guadagnare un po’ di soldi. Diventato adulto decide di cercare suo padre che vive in Abkhazia. Intraprende così un viaggio alla ricerca delle proprie radici attraverso una parte del paese devastata da un conflitto etnico che ha lasciato profonde ferite.

Domenica 2 Marzo alle h. 21.00 chiude la rassegna The machine which makes everything disappear di Tinatin Gurchiani. Al termine della proiezione l’incontro con la regista sarà introdotto da Giona Nazzaro. Nel film una regista annuncia un casting per giovani dai 15 ai 23 anni. Numerose persone rispondono alla sua chiamata ma solo alcuni si dimostrano particolarmente interessanti agli occhi della giovane donna. A far da sfondo alla vicende tragicomiche di questi personaggi c’è un luogo come la Georgia, dove le reminiscenze del passato sotto il regime sovietico si fondono con uno stato ormai moderno e indipendente.

Gli appuntamenti della rassegna sul cinema georgiano prevedono, oltre alle proiezioni e agli incontri con gli autori, una serie di momenti legati alla conoscenza della cultura e dell’industria audiovisiva del paese.
La proiezione di giovedì 27 febbraio sarà preceduta dalle h. 19.00 da una “Supra” il tradizionale banchetto georgiano, fulcro conviviale della vita culturale del paese.  Venerdì 28 e sabato 29 febbraio alle h. 19.00 ci sarà una degustazione di vini tipici georgiani.

Sabato 1° Marzo alle h. 17.00 è prevista una tavola rotonda sulle opportunità produttive tra Italia e Georgia. Al panel, indirizzato agli operatori del settore audiovisivo, prenderanno parte i rappresentanti del Georgian National Film Center (GNFC) che illustreranno i possibili vantaggi offerti a chi va a girare in Georgia e le modalità degli accordi di coproduzione fra Italia e Georgia. Tra i partecipanti: Nana Janelidze, Direttore del GNFC, la produttrice Anna Dziapshipa e Nina Shervashidze, Projects Manager del GNFC. Domenica 2 marzo alle h. 19.00, infine ci sarà l’esibizione di un coro di musica georgiana.

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