Lino Barbieri in Ma che bel castello

Ma che bel Castello, Lino Barbieri al Teatro Cilea

Lino Barbieri in Ma che bel castello

Unica data per Lino Barbieri con Ma che bel castello

Lino Barbieri il 6 Aprile debutterà al Teatro Cilea, in un’unica data, con il suo Ma che bel castello uno spettacolo la cui morale è improntata sulla ricerca di “luce” in questo periodo di profonda crisi economica e perdita di valori umani.

La trama inizia con la dimenticanza involontaria di un turista (Lino Barbieri) che perde il pullman sul quale viaggiava in gita e si ritrova in un castello poco ospitale, nel quale il povero “naufrago” è costretto a rifugiarsi per trascorrere la notte. Virtualmente il malcapitato turista si ritrova nella sala d’armi del maniero e come sottofondo riecheggiano le note particolari ma quasi allarmanti di una delle tante meravigliose canzoni del “Il Gobbo di Notre-Dame”.

Non avendo altra scelta, inizierà da solo a cercare con vari mezzi e tentativi di ritrovare la strada per l’ uscita, anche se ogni suo sforzo è monitorato ed ostacolato da alcuni fantasmi che fanno da barriera fra lui e la salvezza.

Per scongiurare queste presenze, Lino il turista, dovrà inventarsi diversi escamotage e stratagemmi per conquistare la loro indulgenza…ecco allora che Barbieri darà sfogo alla sua verve mettendo in pratica la sua bravura esibendosi in varie arti  come quella del canto, dell’imitazione, dell’ improvvisazione, recitando e intrattenendo con monologhi.

Alle prime luci dell’alba, quando il cielo azzurro farà capolino, il turista capirà che la “famosa via d’uscita”, l’esterno è mistificatorio, ingannevole, è solo una vera e propria allegoria che sta ad indicare lo smarrimento del popolo italiano oggi che si aggira in un dedalo, un garbuglio di strade per tentare la risalita, per trovare la luce e la speranza ed uscire finalmente da una crisi che angustia e pesa, con la speranza anche di riassaporare i valori umani di un tempo.

Lino Barbieri si mette in gioco con una comicità pungente ma delicata a tratti quasi onirica ma che manda un messaggio ben preciso e mirato, una comicità che lascia anche alla riflessione, che cede il passo a dei momenti di melodramma e considerazione, con l’auspicio che la giusta via per la risoluzione possa essere per davvero “dietro l’angolo”.

Su Redazione

Redazione Giornalistica

Lascia un commento