Benedetto Casillo
Benedetto Casillo

Fiocco azzurro al Nuovo Teatro Sancarluccio

Ha debuttato ieri 19 novembre al Nuovo Teatro San Carluccio lo spettacolo scritto e interpretato da Benedetto Casillo in cui la soglia paratestuale racconta già molto della sua carriera.

“Io sono nato qui”, infatti, è anche un omaggio a Renato Rutigliano, ai loro esordi, alla collaborazione che ha fatto di entrambi, negli anni ’70, un’icona della comicità surreale: calati nella loro realtà, impegnati a raccontare una Napoli che cambiava attraverso paradossi e provocazioni proprie dell’uomo comune e quindi di rapida -ma non sempre facile- fruizione da parte del pubblico.

Per suo volere le luci in sala sono rimaste accese per gran parte dello spettacolo, ed effettivamente, da attore consumato, Casillo non ha mai perso il contatto con il pubblico; più che sembrare il padrone di casa di quello splendido salottino che ancora oggi è il Nuovo Teatro San Carluccio, egli ha veramente assunto il comportamento di chi si riunisce con degli amici  e narra delle sue passioni (il calcio), del suo passato (lo scketch del disoccupato sul cornicione), del suo lavoro (“Così parlò Bellavista” nell’ ormai notissimo monologo dell’abbonamento da Natascia), della sua storia.

Ci svela, poi, che lo sketch del Re di Spade nacque proprio dietro lo stesso sipario  dove si esibirà fino al 29 novembre, grazie alla proverbiale sagacia dell’altro componente dei Sadici Piangenti durante la mise en scène di “Napoli ha fatto tredici” (1973-74); uno dei momenti di maggior ilarità è stato -a parere di chi scrive- l’excursus sulla canzone napoletana, che Casillo ha provocatoriamente definito “banale, priva di senso, ricca di doppi sensi”, suffragando la sua tesi attraverso l’esegesi di testi come “Luna Rossa” o “Canzone appassiunata”.

Il Re di Spade
Il Re di Spade – ph: Fiorella Passante

Nel repertorio e nella gavetta di Benedetto Casillo -si può constatare agevolmente- ci sono i prodromi di molto di quello che abbiamo visto in seguito tra Zelig, Colorado e Made in Sud, performed  by attori brillanti, monologhisti e cabarettisti che si affacciavano al successo, mentre Casillo si dedicava a cimentarsi nella scrittura teatrale e nei ruoli scarpettiani prima e di De Filippo poi. Non un solo applauso, giustamente tributatigli al San Carluccio, è stato immeritato!

Su Monica Lucignano

Redattore