Il 15 ottobre al Palazzo dei Papi di Viterbo si è svolto lo spettacolo dell’Opera Cantonese di Hong Kong, nell’unica data italiana del tour europeo 2015, dal titolo ‘Backstage’, presentata da Quartieri dell’Arte la cui direzione artistica è di Gian Maria Cervo.
‘Backstage’ è una produzione della Spring Glory Cantonese Opera Workshop di Hong Kong guidata dal maestro Yuen Siu Fai , produttrice Barbara Tang, scritta e diretta da Musette Tsang.
L’Opera Cantonese è stata inserita nel 2009 nella lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.
Non ultima l’idea di rappresentare cosa accade dietro le quinte di uno spettacolo, scoprendo il lavorìo che precede e si snoda durante la rappresentazione teatrale che avviene dall’altra parte.
L’indubbio fascino del ‘misterioso oriente’ appare così svelato nella visione del retropalco, nel quale il turbinio di personaggi nella preparazione all’entrata in scena è incorniciato dai colori degli splendidi abiti e dai suoni della tradizione cinese.
Nella prima parte dello spettacolo il pretesto è affidato alla spiegazione ad una giornalista impersonata dalla sceneggiatrice Musette Tsang, da parte della produttrice dello spettacolo che interpreta se stessa Barbara Tang, di quello che accade nell’area del Backstage.
Tante le domande e lo stupore da parte della reporter davanti ai coloratissimi costumi tradizionali ed il loro utilizzo nel teatro cinese, il trucco con i colori che descrivono emozioni o caratteristiche del personaggio, le antiche tradizioni come quella di fasciare i piedi alle bambine, ormai superate.
Le performance di prova da parte degli attori che si alternano prima di entrare in scena, suggeriscono la magnificenza dello spettacolo che andrà in scena, che al momento della ‘chiama’ svuoteranno l’area che sarà riempita da un blues cinese interpretato dal maestro Yuen Siu Fai.
Nella seconda parte la riduzione dalla famosa opera tradizionale ‘Due eroiche famiglie’ con il sapiente gioco dei sentimenti familiari e loro priorità.
Spettacolo sobrio e ben equilibrato, i cui dialoghi in cinese ed inglese, con sottotitoli in inglese hanno facilitato la comprensione. Peccato che il tour europeo di questa compagnia abbia organizzato una sola data italiana, perché entrando in contatto con la millenaria cultura orientale si scoprono sempre grazia e bellezza.