Il 7 giugno 2015 alle ore 21.00, nei tendoni da circo montati in Piazza D’Armi a Torino, va in scena “RADICI QUADRATE”, spettacolo finale del primo anno del “Corso biennale di formazione per l’artista di circo contemporaneo” della FLIC Scuola di Circo che porta in scena il frutto del complesso programma di formazione che i 25 allievi hanno svolto in circa 1500 ore di lezione. Una creazione collettiva inserita all’interno di “Chapiteau FLIC”, rassegna organizzata dalla Reale Società Ginnastica e dalla sua FLIC Scuola di Circo in collaborazione con “Torino Capitale dello Sport 2015”.
“Radici quadrate” prima ancora di essere uno spettacolo è un progetto pedagogico che mira a portare ogni allievo verso una maggiore maturità come performer oltre che come atleta. I ragazzi del primo anno Flic affronteranno in soli 10 giorni un’esperienza di creazione collettiva in cui ad ognuno verrà chiesto di mettersi in gioco completamente, sperimentare la propria presenza scenica, lavorare d’improvvisazione e imparare a lasciarsi andare di fronte ad un pubblico.
Il regista Piergiorgio Milano esprime così l’ispirazione e le linee guida di questa creazione:
“Volete sapere cosa non ho mai sopportato? I numeri primi. Indivisibili, perfetti, irragiungibili… favoriti addirittura dal divino; scelti per scandire la creazione del mondo, decidere il tempo sospeso tra la vita e la morte. Mi basta un’occhiata per riconoscerli. Poi ci sono i massimi comuni denominatori, mai una risposta sbagliata, un gesto fuori luogo. Sanno apparire carismatici, forti, necessari…No, io non sono uno di loro… Infine ci sono le Radici quadrate; sempre in attesa, sempre alla ricerca di quel numero che è la loro esatta moltiplicazione. Perse nel loro sogno, assuefatte al loro desiderio, senza resti, senza riporti, senza compromessi. Anime fragili, sospese, matematiche perfette in balia delle maree del cuor”.
“Radici quadrate” ricerca quindi la poesia nelle formule matematiche. Parla d’amore, di giovinezza, di desiderio. Utilizza il corpo, la parola, la danza, i cori da stadio, la fisica quantica, le canzoni dei Doors e di Bob Dylan. Esprime una spinta che viene dai ragazzi carica di energia, rivolta solo in avanti e senza nessuna volontà di voltarsi a guardare indietro.
La FLIC da sempre fa concludere agli allievi il loro percorso annuale di formazione con lavori di creazione affidati a registi di grande esperienza, per donare loro un’importante occasione di crescita professionale e personale.
Il regista Piergiorgio Milano, che a febbraio si è aggiudicato il Premio Equilibrio 2015 con il suo nuovo progetto coreografico, si è formato presso la FLIC, presso Le Lidò di Tolosa e presso la School for New Dance of Development di Amsterdam, è interprete stabile della Companie du Hanneton diretta da James Thierre e del Collettivo 320Chili.
I 25 allievi del primo anno della FLIC provengono da diverse parti di Italia ma anche da Cile, Francia, India, Israele, Scozia e Spagna: Susanna Bargauan, Davide Bonetti, Dario Consoli, Francesco Germini, Marica Marinoni, Margherita Mischitelli, Francesca Orso, Ilaria Romanini, Enrico Seghedoni, Jemma Sneddon e Giulia Trafossi dall’Italia, Maelle Bestgen, Lucie Levasseur, Virginie Marzolini, Jean-Mario Milanese, Tiphanie Rochais e Hugo Weber dalla Francia, Hector Ignacio Diaz Mellea, Florenzia Sofia Merello, Camila Andrea Vildisola Heap e Bastian Von Marttens dal Cile, Raj Kumar Engilala dall’India, Shai Ben Yossef da Israele, Daniele Suez dalla Scozia e Maiol Pruna Soler dalla Spagna.
I numerosi allievi provenienti dall’estero sono un grande motivo di soddisfazione per la FLIC e certificano l’importanza che il centro di formazione torinese ha assunto nel settore formativo del circo contemporaneo in ambito internazionale.
Prosegue inoltre “CHAPITEAU OFF”, eventi collaterali della rassegna costituiti dalla mostra “IL GESTO” a cura di Roberta Scamuzzi e dagli incontri con studenti delle scuole torinesi per il progetto “Una finestra sul circo”:
– “IL GESTO”, mostra a cura di Roberta Scamuzzi – mostra dedicata alla storia della Reale Società Ginnastica e allo Sport che incontra l’arte e si trasforma in circo. Arte che in questo caso può essere definita anche come la continuazione artistica del gesto sportivo, dove gli attrezzi tradizionali si trasformano e vengono sostituiti da nuove forme che permettono lo sviluppo di nuovi linguaggi generando nuove gestualità legate all’espressione artistica.
– “UNA FINESTRA SUL CIRCO” progetto speciale di incontri con le scuole – incontri con le scuole proposti per avvicinare due mondi giovanili e fare conoscere la forza e la bellezza degli spettacoli di circo contemporaneo. Giovani artisti che parlano con giovani studenti delle scuole elementari e medie per spiegare come nasce uno spettacolo di circo contemporaneo, perché un giovane decide di affrontare questa carriera e come un sogno e una passione possono diventare il proprio lavoro.