È più importante essere o avere? l`eterno dilemma della razza umana si materializza nella messinscena del catalogo, della brava regista Angela Di Maso, che partendo da un tema scottante, quale l`adozione, mette a fuoco tutti i disvalori che l`essere umano si porta dietro.
Una coppia che vuole a tutti i costi un figlio per risolvere i problemi matrimoniali, per appagare il bisogno femminile, atavico di essere a tutti i costi madre. La coppia sterile si rivolge ad una rinomata associazione di adozioni, il cui proprietario cinico, egoista e affarista mette alle corde stremando la coppia facendogli delle domande forti, pressanti, cattive. L’argomento diviene un pretesto per rivelare il peggio dell`essere umano con un gioco delle parti, di pirandelliana memoria. Le immagini idilliache iniziali lasceranno il sopravvento ad immoralità e vuotezza d’animo.
Si parla di un catalogo di bambini da mostrare, come se adottare un figlio sia una cosa da supermarket. Se fosse così tutti comprerebbro il migliore, quello che nelle vita sarà il vincente, senza pensare che adottare, come del resto essere genitori sia soprattutto un mettersi in discussione giorno dopo giorno. Il figlio diventerà ciò che sarà anche grazie agli insegnamenti dei genitori, adottivi e non, con sacrifici quotidiani, non una mera programmazione.
Alla fine dello spettacolo, gli spettatori, applaudiranno ma immediatamente penseranno a ciò che si è raccontato e soprattutto cosa avrebbero fatto loro nella vita reale al posto dei bravissimi attori in scena.
Lo spettacolo seguirà sino al 26 ottobre alla galleria toledo