“No Panic” è il nuovo singolo del cantautore, musicista polistrumentista italiano Pietro Falco. Il brano è caratterizzato da un sound funky leggero, pieno di chitarre, basso e sintetizzatori.
Ascoltando il pezzo sembra che l’artista si rivolga ad una persona, ma in realtà è una dichiarazione d’amore verso la vita, un inno alla libertà, alla voglia di vivere.
Ciao Pietro Falco, benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo. com’è nata la tua passione per la musica?
Ciao! Devo dire che è nata molto presto. Ero attratto da questo pianoforte che tenevamo in casa. Mi sono seduto una volta e non mi sono più alzato.
Qual è il tuo primo ricordo legato alla musica?
Sempre il piano di cui ti parlavo. Un altro ricordo sono i documentari su Lucio Battisti quando purtroppo è venuto a mancare. Ricordo che ascoltavo quelle canzoni in tv e dopo una volta mi rimanevano in testa. Cercavo di suonarle con la chitarra e l’ho fatto per tutti gli anni successivi.
Come nascono le tue canzoni?
Solitamente nascono in cinque minuti, all’improvviso. Non sono uno che si siede e decide di scrivere, ma in questi anni ho imparato ad afferrarle. Capita che di notte mi svegli con una melodia, la registro subito sul cellulare per non dimenticarla e poi alla mattina ci lavoro.
È chiaro che poi torno sui testi per raffinarli, ma solitamente il processo è molto veloce.
Parliamo del tuo ultimo singolo “No Panic”. Come è nato?
È nato nel giorno di Pasqua del 2021.
Pensavo un po’ alla mia storia, al fatto che pur essendo innamorato della musica avevo intrapreso altri percorsi, all’ansia che ne veniva fuori, al panico…
Ne sono uscito riflettendo sul fatto che la vita è sempre bellissima, anche quando va male. Bisogna avere sempre la forza di cambiare le cose quando non ci stanno bene.
“No Panic” parla di questo.
Qualche novità che vuoi condividere, in anteprima, con i nostri lettori?
Fino ad ora ho pubblicato tre singoli, ne seguiranno molti altri ancora! Grazie per questa intervista. A presto!