Mr. Joy

Mr. Joy: voglia di leggerezza

Un nuovo singolo per Mr. Joy che ci presenta la sua “Vivere (Non aver paura)”. Una canzone che parla di positività, di stare bene, di leggerezza, seguita da un singolo carinissimo.

Ben presto potremo ascoltare anche il suo album, contenente i singoli usciti. Intanto vi lasciamo a questa nostra intervista.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Mr. Joy. Come stai?

Sto bene, grazie. Sono in una fase molto produttiva, energica, all’inizio di un percorso che è embrionale ma sono comunque molto carico, contento.

Come ha avuto vita questa tua passione per la musica, per il canto?

Il tutto ha avuto inizio controvoglia, da piccolo, obbligato a suonare il pianoforte dai miei genitori. Avrei voluto giocare a calcio, stare con i miei coetanei. Ho sempre avuto contatti con i dj, con il passare del tempo. Un filo conduttore che non mi ha mai lasciato e che, in seguito, mi ha portato a perseguire questo percorso.

“Vivere (Non aver paura)” è il titolo del tuo ultimo singolo. Un vero e proprio inno alla vita, alla positività. Parlaci di come ha avuto vita il tutto?

Fa parte del progetto Mr. Joy, un grande incitamento a fare di più, ad essere produttivi attraverso canzoncine leggere, orecchiabili. Un vero e proprio inno alla normalità, allo stare bene, in armonia.

Un video particolare, quello che accompagna il singolo, pieno di positività. Chi ha avuto l’idea di realizzarlo in questo modo?

Cerco di agire sempre al meglio, grazie anche al supporto dei miei collaboratori. Per il video, quindi, devo grazie anche a Andrea Cagno che, a suo modo, mi ha aiutato anche a realizzare il dinosauro che crea simpatia e quanto altro.

Chi è esattamente Mr. Joy e cosa si augura di poter realizzare in futuro?

Mr. Joy è ciò che abbiamo dentro tutti. Nel mio caso, ad esempio, è la parte buona che è nel mio intimo, Andrea Robicci, come in te, in ognuno di noi. Quella parte che, alcune volte, teniamo nascosta per paura di mostrarla. Mr. Joy, fondamentalmente, è il coraggio di essere se stessi.

Quali altri artisti ti piacerebbe incrociare lungo il tuo percorso per poter così realizzare dei duetti insieme?

Di artisti, nel mio percorso artistico, ne ho incrociati parecchi. Tra i tanti mi auguro di poter collaborare con Renato Zero. Ne sarei davvero felice.

Avremo presto modo di saperti dal vivo nelle piazze italiane?

Si, attualmente sono al lavoro per il mio prossimo show. Ho delle date in Versilia e non solo e, dopo l’estate, aprirò il live di un big internazionale. Sono in giro anche attualmente, con i miei musicisti, per portare in giro un po’ di buona musica.

Vi è un ricordo a cui sei ancora oggi particolarmente legato?

Sono legato al ricordo del mio esame alla SIAE, a Roma. Avevo finito di suonare alle tre, a Milano. Sono sceso dal palco, sono salito in auto, e sono entrato a fare l’esame. Andò benissimo e ne conservo, quindi, un ricordo felice.

Quanto pensi sia cambiato, oggi, il modo di fare musica?

Tanto, sicuramente, purtroppo o per fortuna. Vi è meno competenza, meno bravura. Se chiedi a dei giovani artisti qualcosa di specifico raramente sapranno risponderti o trovare il giusto accordo da suonare. Consiglio ai molti di studiare, di impegnarsi davvero per poter così mirare ad una reale carriera.

Progetti futuri?

Nel mio futuro vi è l’album, “Mr. Joy”, che conterrà i brani che stanno uscendo, uno dopo l’altro.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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