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Layz: “Che Finale” è il mio nuovo singolo

“Che Finale” è il nuovo singolo del giovane cantautore Layz. Una canzone che spazia dal tema del finale a quello delle aspettative. Un rap misto ad un pop fresco, estivo, ispirato dal ritornello del film “Io non ho paura”. Un incontro con la sua musica, le sue origini, il suo rap. Presto potrete trovarlo in tour e scoprire le tante novità che lo accompagneranno in questo nuovo anno.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Layz. Come stai?

Sto molto bene, grazie!

Appassionato di musica sin da ragazzo, come ha avuto vita questo tuo grande amore?

Nutro questa passione sin da piccolo. Mio padre ha sempre collezionato vinili di grandi artisti: Modugno, De Andrè, Dalla e non solo. L’amore per i testi deriva da tutti loro, oltre che da mio padre, appunto. Mi piace pensare che, quando è arrivato il rap, avevo già le orecchie allenate per questi artisti del panorama musicale italiano.

Chi ha guidato il tuo percorso artistico e con quali artisti ti piacerebbe poter duettare in futuro?

Tutti gli artisti citati prima, nessuno escluso. Loro mi hanno guidato, supportato, almeno agli inizi. Inizialmente del rap, nelle radio, non vi era alcuna traccia. Dunque non ho potuto far altro che godere della musica di quei grandi artisti, ritenendomi poi miracolato per l’arrivo del genere che ancora oggi amo. In futuro, senza alcun dubbio, mi piacerebbe duettare con Fabri Fibra, Caparezza, Rancore, Mondo Marcio. Se usciamo dal genere rap, invece, posso citarti il grande Renato Zero.

Quanta gratificazione c’è nel poter scrivere un pezzo, oggi, imprimendo le proprie emozioni in note?

Fondamentale, gratificante, poter realizzare qualcosa da poter poi cantare. Sono un timido, tremendamente riservato, dunque scrivere e cantare per me rappresenta un grandissimo punto di arrivo.

Il 2020 ha rappresentato il tuo punto di svolta, il tuo reale inizio in musica. Che ricordo ne hai?

Una nuova vita artistica, legata ad un progetto da solista. Prima di allora ero parte di un gruppo, ma il tutto ha avuto fine. Di certo il 2020 rappresenta un momento no, per tutti noi, ma dal mio punto di vista le cose sono andate diversamente. Il lockdown mi ha permesso, a suo modo, di cambiare anche il mio scrivere. Ne è venuto fuori un lavoro da solista, un qualcosa di intimo, allontanandomi dai miei scheletri nell’armadio, da tutto ciò che avevo dentro. Porto il mio nome in giro, “Lazzaro”, i miei primi ventotto anni di vita in un disco solo. Un mettersi a nudo con le parole, raccontando molto di me. Ho imparato tanto.

Parlaci del tuo nuovo singolo, “Che Finale” e di come ha avuto vita..

Questo brano è stato realizzato a fatica. Avevo una base pop che suonava bene e volevo poter scrivere qualcosa di adatto. Il film, “Io non ho paura”, mi ha portato a scrivere qualcosa di adeguato, di sentito. Un timore, quello di cui parla il testo, che ci porterà a capire come andrà a finire.

Avremo modo di vederti in tour questa estate?

Si. Stiamo valutando alcune date. Spero di poter realizzare qualcosa di più rispetto allo scorso anno. Vi aspetto in tour, quindi, questa estate.

Layz cosa ti auguri di poter realizzare un domani?

Vorrei soltanto poter fare della mia passione, la musica, il mio reale lavoro. Non voglio allontanarmi affatto da questo sogno.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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