Ale Anguissola - Rio

Ale Anguissola: la mia musica e “Rio”

Cremonese di nascita, ma milanese di adozione, Ale Anguissola nutre un sentimento forte per la musica, sin da ragazzo. “Rio” è il suo nuovo LP, seguito da un video realizzato da Alex Belli, grande amico dell’artista.

Tanta musica, sogni e progetti in questa intervista di Anguissola, che vi consigliamo di leggere attentamente.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Ale Anguissola. Come stai?

Il mio vissuto procede benissimo. Sto bene e ti ringrazio. Riguardo al disco, “Rio”, posso dirti che è fuori da una decina di giorni e ne sono molto orgoglioso. Vivo un periodo felice!

Come ha avuto inizio il tuo amore per la musica?

Ho studiato in America, circondato da Dionne Warwick, una delle direttrici, incrociando le vite di Frank Sinatra e Michael Jackson che, a loro modo, mi hanno completamente condizionato. Un’università bellissima, magnifica, ricca di talenti. Ho sentito, negli anni, l’esigenza di scrivere, di far conoscere qualcosa di mio, perfezionando sempre più il mio stile, studiando il giusto, condividendo con il prossimo. Un sentimento mai sopito, che ha avuto origine da quando ero ragazzo.

Parlaci di “Rio”, il tuo ultimo progetto. Un LP che ha preso forma in divenire e costituito da molteplici collaborazioni. Come ha avuto vita tutto ciò?

In questo disco vi sono collaborazioni di primissimo livello. Potrei parlarvi di Stefano Biglia, che ne ha disegnato la copertina, insieme a me. Un amico storico, a cui tengo molto, che ha unito la sua arte alla mia musica, verso un progetto unico. Una bellissima immagine che riporta alla spiaggia di Rio, con una ragazza che balla in lontananza e con me, in primo piano. Dodici tracce, quelle contenenti nel disco, realizzate da produttori artistici differenti. Da una parte, da Torino, Danilo Ballo, arrangiatore dei Pooh, collaboratore prezioso, a cui devo il supporto di ben sei tracce dell’album. Devo molto anche ad Emiliano Bassi, che lavora per i Tiromancino ed Ermal Meta, tra l’altro. Non ultimo Gigi De Rienzo, bassista di Napoli Centrale, a cui ho affidato un pezzo. Si tratta di un altro grande amico, una persona profonda, un supporto che ritrovo tutte le volte in cui passo da Napoli. Artisti abilissimi, a cui devo tanto, capaci di coniugare stili differenti, importanti, speciali. I testi sono stati realizzati da me e da Stefano Viali, conosciuto all’Accademia di Milano, un vero e proprio artista capace di scrivere testi bellissimi. Se di musicisti parliamo, invece, ringrazio: Jubileu Filho, Alessandro Tedesco, Gianfranco Campagnoli, Ana Flora e Michele Quaini.

Il video è stato realizzato da Alex Belli, un tuo caro amico. Parlaci di questa esperienza?

Verissimo, Alex Belli è un caro amico, una persona abile nel suo mestiere, differente da come viene visto, televisivamente parlando. Ci conosciamo da cinque anni e siamo vicini di casa, così come sono vicine le nostre origini, lui di Parma ed io di Cremona. Se di lui si parla, possiamo dire che è un abilissimo improvvisatore, che ha lavorato con macchine rudimentali, capace di mettere tanto gusto in ciò che realizza. Non potrei sostituirlo con nessuno. Abbiamo tanto ancora da fare insieme e tanto abbiamo già realizzato.

Ale Anguissola puoi anticiparci altro circa il tuo futuro artistico?

Continuo a scrivere, in primis per me stesso. Ho una ventina di pezzi già pronti, ma sto anche realizzando una società di publishing finalizzata a pubblicizzare i ragazzi. Ritengo sia giusto dare loro visibilità, lì dove non vi è modo, da soli, di potersi far conoscere, pubblicizzare.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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