Robin Day ha dedicato la sua vita alla musica e compone fin da quando era solo un ragazzino di otto anni. Impegnato da sempre nel settore della library music, la musica documentaristica, adesso sogna di fare il grande salto e di allargare il suo raggio di azione con il suo nuovo lavoro che si intitola Too Much is not Enough.
Nato in Inghilterra 51 anni fa, Robin ha fatto di nomi come Tangerine Dream, Jean Michel Jarre, Mike Oldfield e Vangelis i suoi punti di riferimento per le sue composizioni che scrive e incide nel suo studio casalingo dove trascorre intere giornate. Il suo obbiettivo è che l’ascoltarore si sieda, si rilassi e si lasci trasportare dal suono magico della sua musica.
Robin Day, come mai hai scelto il nome Morphieus per il tuo progetto musicale?
E’ partito tutto da mio figlio. E’ stato lui a darmi il giusto input quando un giorno mi ha detto che se chiudeva gli occhi, si metteva in cuffia e ascoltava la mia musica aveva la sensazione di partire per un lungo viaggio che lo portava lontano in un posto sconosciuto, nel regno dei sogni.. E’ da lì che ho pensato a Morphieus.
A che cosa stai lavorando esattamente in questo periodo?
Al mio cd Too Much is Not enough ispirato alla mia vita e al fatto che ho avuto problemi con l’alcool per venti anni. Alla fine questo capitolo spinoso della mia esistenza si è concluso, ma la strada è stata lunga e tortuosa. Ricordo che ero sempre ubriaco e nonostante ciò continuavo a bere a bere, ero in un circolo vizioso dal quale non riuscivo ad uscire, poi ad un certo momento ho deciso che dovevo riprendere in mano le redini della mia esistenza e in tempi recenti ho finalmente rimesso ordine le cose.
Ha dichiarato che Vangelis è una delle tue fonti principali di ispirazione. Qual è tra i suoi lavori quello che preferisci?
La domanda è difficile perchè a me la musica di Vangelis piace tutta e soprattutto quella che ha composto nel passato è stata una grande fonte di ispirazione per me. Il suo lavoro nel campo delle colonne sonore mi è stato di grande insegnamento e mi piace ogni singolo pezzo che ha composto. Nonostante ciò direi che il mio preferito in assoluto sia Chariot of Fire, soundtrack tra l’altro del mio film favorito Momenti di Gloria.
Ian Hammer un altro dei tuoi artisti preferiti ha scritto un sacco di musica per la tv e per il cinema. A te interesserebbe seguire le sue orme?
Ian è stato una grande parte della mia vita per tanti e tanti anni, lui con la sua musica per me è stato un punto di riferimento, un faro. Ho provato anche ad importare molte delle le sue parti di chitarra nella mia musica e sono un grandissimo ammiratore di tutti i suoi lavori nel campo della documentary music
Quanti album hai inciso fino a questo momento?
Ho composto centinaia di pezzi nell’ambito della library music Scrivo musica da quando ero giovanissimo ma adesso che ho 51 anni vorrei allargare la mia visuale ed incidere un disco che tutti potessero ascoltare ed amare
6- Ritieni che la pandemia stia influenzando la tua musica e se si in che modo?
La pandemia sta influenzando tutti, ogni singolo essere umano e in modo particolare sta rendendo la vita difficile a quelli che come me soffrono di depressione. Che cosa fare per risolvere questo problema? Semplice: pensare positivo e sperare sempre per il meglio. In questo modo riusciremo a trovare un lato positivo anche nei disagi che stiamo vivendo da un po’ di tempo a questa parte.
Anthony Phillips, mitico chitarrista dei primi Genesis, nel corso della sua carriera è diventato anche un apprezzato compositore di library music e colonne sonore. Cosa ne pensi della sua musica?
Onestamente non conosco in dettaglio la musica di Anthony anche se sono sempre stato un grandissimo fan dei Genesis. Il suo lavoro però è esattamente quello a cui oggi aspiro io, ovvero musica documentaristica, una musica potente che esalti le immagini, e gli conferisca più potere ed emozioni
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Come ho già accennato il mio obbiettivo adesso è comporre e incidere musica per film e tv e cn la mia musica arrivare dappertutto nel mondo. Non importa chi la ascolterà le mie composizioni, non ha importanza il colore delle persone, la razza, la lingua o la religione, quello che conta è che tutti possano arrivare a conoscerla, apprezzarla e capirla profondamente.
Se i nostri lettori volessero avere un assaggio della tua musica?
Date un’occhiata alle mie pagine social e troverete un po’ del mio catalogo. Buon ascolto!