Oggi incontriamo The Shakin’ Apes, in occasione dell’uscita del secondo singolo della band, che prende il nome di Take This. Accompagnato da un video “festaiolo”, Pierpaolo Sanna, Salvatore Luzzu, Gavino Corrias e Antonio Cocco, ci raccontano gli esordi della band, i nuovi progetti e questo nuovvo brano tutto da ascoltare… e vedere.
Benvenuti su La Gazzetta dello Spettacolo. Chi sono i The Shakin’ Apes? Da dove comincia il loro rapporto con il mondo della musica?
Gli Shakin’ Apes sono Pierpaolo Sanna, Antonio Cocco, Gavino Corrias e Salvatore Luzzu, quattro ragazzi cultori del rock and roll, rockabilly e della musica americana degli anni ’50 e ’60 proveniente dalla Sun Records e non solo. Il nostro rapporto con la musica inizia fin da bambini. Abbiamo cominciato ascoltando il rock e il rock and roll e suonando già da ragazzini in diverse band fino ad incontrarci con gli Shakin’ Apes.
Che rapporto che c’è con il mondo dello spettacolo?
Direi buono, suoniamo da tanti anni ed è sempre diverso per noi andare a suonare perchè ogni situazione è differente, e questo ci dà tanti stimoli. Direi che la cosa che accomuna gli spettacoli e i concerti è la carica e lo scambio di energia col pubblico che è una sensazione incredibile, spesso adrenalinica.
Parliamo delle vostre influenze “surf sixties” e dell’ormai mitico scimmione Marty?
Le nostre influenze sono legate alla musica americana degli anni ’50 e ’60. Per quanto riguarda le influenze surf sixties sicuramente autori come Dick Dale e Link Wray, e band come The Trashmen, Rivieras, The Kingsman, senza tralasciare i Beach Boys, ci influenzano e ci hanno influenzati tanto, non tralascerei neanche il garage sixties, creando un vero e proprio mix che va poi a mescolarsi anche col country, cito per esempio Junior Brown. Il nostro sound comprende di conseguenza questo mix. Marty è la nostra mascotte nata da un disegno del maestro Danilo Murtas. E’ uno scimmione che in qualche modo ci rappresenta e nella sua storia, che raccontiamo nel disco, ognuno di noi si può rispecchiare perchè le sue avventure sono in qualche modo storia di vita vissuta. Ha il volto da scimmione e il corpo di un uomo, quindi ha istinti selvaggi ma anche umani. E’ amante del rock and roll, adora andare a ballare, ed è un gran donnaiolo. Marty passa da una ragazza all’altra finché non incontra Daisy e finalmente si innamora, ma ad un tratto esce fuori il suo istinto selvaggio che fa finire il romanticismo e la storia d’amore, per cui il nostro trova another way for fun, un altro modo di divertirsi con l’alcool, come racconta l’ultimo brano del disco.
Che musica ascoltate di solito?
Come dicevo prima, con la musica abbiamo cominciato con il rock e il rock and roll, e a tutt’ora questo rapporto va avanti. La musica che prediligiamo è quella, poi dipende anche dal momento, ma ascoltiamo per lo più questo genere di musica
Parliamo di Take This. Cosa potete dirci sul brano?
‘Take This’ è il nostro secondo singolo, dopo ‘Enjoy the Show’, e parla proprio della fine dell’idillio d’amore fra Marty e la sua Daisy. Esce l’istinto animalesco di Marty, abbiamo provato a raccontare anche con la musica la fuoriuscita di questo aspetto selvaggio e qui sono entrate in gioco le nostre influenze sixties e country che ci sono tornate utili ai fini della narrazione.
Cosa ci raccontate dei tuoi nuovi progetti professionali dei The Shakin’ Apes?
Per quanto riguarda i nostri progetti professionali stiamo preparando un nuovo album. Abbiamo già le idee chiare su quello che vogliamo raccontare, ci sono già dei brani registrati e alcune bozze ancora da sviluppare. Per adesso lavoriamo a distanza, ma appena sarà possibile ci fionderemo a provare tutti assieme per poi registrare le tracce mancanti.