Roberto Bonfanti ed il suo album
Che un libro possa diventare un film è un fatto che rientra quasi nell’ordine naturale delle cose, così come vedere un musicista avventurarsi nel mondo dell’editoria: di certo è successo molto più raramente di vedere un romanzo trasformarsi in un disco e uno scrittore gettarsi, insieme alla sua storia, in un progetto musicale.
E’ quello che ha fatto Roberto Bonfanti, facendo rivivere le suggestioni del suo libro “Alice” (pubblicato poco più di un anno fa da Edizioni del Faro) all’interno di un album musicale grazie alla collaborazione con l’eclettico Miky Marrocco.
Il disco s’intitola “Ogni sorso un ricordo”, un progetto affascinante che rimescola le carte fra musica, letteratura e teatro rock proiettando l’ascoltatore in un caleidoscopio di malinconie, riflessioni intime, nervi scoperti e sentimenti contrastanti.
Una produzione che si apre con una intro, dal titolo “Ho”, una proiezione di fantasie, immagini, in cui si cala l’ascoltatore, avvolto da riflessioni e pensieri intimi, di cui le sei tracce che lo compongono ne diventano la completa espressione. “Io non mi faccio mai male” è una traccia evocativa che incita l’essere umano a proteggersi dagli ostacoli che percorre. “Come George Gray” è decisamente il brano che con il suo ritornello, ogni sorso un ricordo, dà il titolo all’album.
Suoni elettro-jungle in “Il Rituale di Sempre”. “Speriamo che nevichi”, prosegue nell’intonazione poetica che accompagna ogni brano del disco. “E di decine di volti sfiorati per un istante e dimenticati in un lampo”, il racconto di amori finiti, di visi che sbiadiscono nei ricordi, Bonfanti canta in “E io l’ho visto”. “Il Pesce siluro” è l’ultimo brano che compone l’album. Un racconto fiabesco, che trasferisce in modo leggendario profondi contenuti, l’essenza del libro, Alice.
Il disco è disponibile in download gratuito sul sito dell’autore e in ascolto su tutte le principali piattaforme di musica digitale.