Dalla TV incontriamo Maura Carotti
Incontriamo Maura Carotti che ci racconta di se e della sua avventura lavorativa nello spettacolo.
Chi è Maura Carotti?
Maura Carotti è una persona con grande personalità, molto fragile e forte allo stesso tempo, oltre che dotata di grande dolcezza. Trovo essere una persona normale, anche molto semplice se vogliamo, forse solo molto più sensibile di molte altre.
Sono passati diversi anni dal tuo esordio e nel frattempo, è cambiato il mondo dello spettacolo, ergo, se dovessi iniziare oggi a calcare le scene, rifaresti quello che hai già fatto in passato o prenderesti la decisione di fare un altro mestiere?
Se dovessi ricominciare oggi farei le stesse scelte e inoltre ammetto che avrei fatto sempre l’artista, con tutti i pro e tutti i contro del caso. E mai e poi mai avrei pensato di fare un altro lavoro dal momento che nulla più del palco mi realizza di più. Insomma, lo dico, tra me e lui ci sta un grande amore!
Secondo te per quale motivo un artista non è spesso ancora visto come un professionista e la sua arte non viene considerata un lavoro a tutti gli effetti?
In Italia è così, mentre nel resto del mondo- fortunatamente- no! Diciamo che è legato ad un costume del nostro paese pensare che fare spettacolo equivale solo a non sapere lavorare. E’ un popolo, il nostro, poco attento. Io conduco da vent’ anni e per me è un lavoro. Inoltre produco il mio evento di moda e mi occupo dell’organizzazione di eventi per alcune aziende,e tutto questo lo faccio solo ed unicamente per professione. Certo il mio lavoro primario resta condurre e lo faccio sempre con grande devozione, cosa che mi contraddistingue da sempre. Ma tutto quello che faccio è fatto perché ho saputo fare della mia passione il mio mestiere. C’è anche gente che non può’ permettersi di poterlo fare…
Come lo vedi il mondo dell’arte odierno?
In Italia c’è molta arte, molto estro e ingente inventiva. Trovo però che il mondo dei nullafacenti e dei nulla tenenti sia davvero dietro l’angolo. Troppi. E poi esiste troppa gente che si improvvisa a voler far tutto. Io sono, e lo dico sempre, a favore del ripristino dei ruoli, ma in ogni mestiere, non solo nel campo dello spettacolo! Detto questo, nel nostro Paese si dovrebbe puntare molto di più sulla meritocrazia e sul saper fare, cosa che non vedo più da anni in giro.
Credi che i giovani di oggi siano davvero in difficoltà a trovare la loro strada nella vita o che questa difficoltà sia qualcosa di apparente e una scusa per vederli costantemente insoddisfatti?
I giovani oggi vengono pilotati da immagini e situazioni lavorative fittizie e indottrinati da falsi miti e mass media che fanno passare molto spesso messaggi sbagliati. Tutto questo è – purtroppo-fuorviante!Tenere un paese o una fascia di persone nell’ignoranza e fargli credere ciò che si vuole è facile, ma sarebbe ora che cominciassimo a chiederci il perché….
Beh, tu sei certamente la persona che di perchè ne chiedi e non hai certamente i peli sulla lingua… Tra l’ altro so che sei una donna molto coraggiosa e che attualmente hai vinto una sfida molto importante per te stessa… Ce ne vuoi parlare?
Ho vinto una battaglia con il male del secolo e non mi sono lasciata mai abbattere. Pensa che anche nei momenti più duri ho cercato di superare i miei limiti. E ce l’ho fatta. Durante la mia malattia ho potuto capire tante cose, in un certo senso ho anche potuto conoscere un lato di me che era a me stessa sconosciuto. E la cosa fantastica è che -paradossalmente- le persone che mi erano più lontane sono diventate di colpo più vicine. Sono cresciuta e cambiata anche grazie a questo.
Per concludere, che cosa ti auguri per il futuro?
Per il mio futuro mi auguro un po’ più di serenità e un po’ di dolcezza. E soprattutto spero di realizzare presto la mia terza edizione di “Fashion Vanity Revolution”, il mio format di moda.