Impegno sociale e musica, un connubio perfetto con Bussoletti

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Festeggiare 40 anni di attività in Italia con una canzone. Ecco come Amnesty International ha scelto di celebrare il suo compleanno con ‘Povero Drago’, la canzone inedita scritta appositamente dal cantautore Bussoletti per l’occasione.

“Perché la musica è stata da sempre alleata di Amnesty International e Bussoletti è indignato, però è anche ottimista“, spiega il portavoce nazionale Riccardo Noury. Il brano, che richiama il tipico pop rock con cui Bussoletti spesso si confronta, non è lontano dalle sonorità dell’ultimo album Pop Therapy arrivato in Top10 di vendite FIMI, con i suoi quattro singoli tutti affacciati nella Top10 delle vendite iTunes.

‘Povero Drago’ è disponile in tutti i digital store e grazie al distributore Artist First e con il sostegno della Nazionale Cantanti, il ricavato delle vendite sarà interamente destinato alle iniziative umanitarie dell’ONG. Bussoletti, poi, è una vecchia conoscenza dell’ONG.

Proprio nel 2010 con Dario Fo, realizzò un brano sulle mine antiuomo intitolato ‘A Solo Un Metro’, anche il quel caso il ricavato fu devoluto ad Amnesty. ‘Povero Drago’ esce assieme al videoclip girato tra live-action, animazione e immagini di repertorio di Amnesty International con la regia di Federico Alessandro Galli. Una bambina che legge una favola, un mimo, immagini di guerra scorrono mentre Bussoletti compie un viaggio in metropolitana e un piccolo drago in versione disegno si muove tra una scena e un’altra.

E noi de La Gazzetta dello Spettacolo abbiamo intervistato Bussoletti per voi.

Bentrovato,  Bussoletti, come stai?

Bene: sicuramente è un periodo felice, questo, pieno di impegni…

Parliamo del tuo progetto attuale….

Certo: Amnesty ha compiuto quest’anno 40 anni ed io ho avuto la fortuna di scrivere questa canzone che è stata appunto scelta dall’organizzazione e per la quale ho avuto il sostegno della Nazionali Cantanti…

E’ da sempre una storia di grande impegno, quella di Amnesty…

In realtà una storia fatta di vittorie ma anche di sconfitte, come dice lo stesso presidente di  Amnesty,  Riccardo Noury, Amnesty non è invincibile… Per me è stato assai prezioso l’aver devoluto tutto il ricavato del brano ad Amnesty…

Tu non sei affatto nuovo a queste importanti collaborazioni chi è il povero drago?

Il drago rappresenta la necessità di evadere, evadere da un’attualità terrificante, e la mia speranza è proprio quella di ritornare a spaventarci per i draghi veri e non per l’attualità devastante che ci circonda…

Bussoletti, tu sei, al tempo stesso, indignato e positivo,  e diciamo che alla fine il messaggio che viene fuori dalla canzone è un messaggio ottimista…

Esattamente: la canzone è infatti una filastrocca che si adatta  a tutte l’età, di cui la semplicità della melodia è una scelta volutamente stilistica, anche se da alcuni è stata criticata,  in realtà nasce dalla finalità di recuperare la semplicità primordiale consapevoli che è possibile ripartire solo da un sorriso

In realtà tu sei una persona abituata all’impegno sociale nella musica: basti pensare al tuo lavoro precedente, il tuo disco dal titolo Il cantacronache,  distribuito, lo ricordiamo, nel 2011 da Il fatto quoidiano e il cui ricavato è stato interamente devoluto ad Amnesty…

Sì, e ci tengo a sottolineare che nella mia produzione musicale tendo a rispettare una certa ciclicità, alternando infatti canzoni impegnate a canzone leggere, più spensierate, perfettamente consapevole che ciascun artista ha un suo percorso nel quale poter dimostrare la coerenza, e per questo ti ribadisco che alterno alti e bassi, canzone leggere, appunto, a canzoni impegnate, incentrate sull’attualità,  canzoni, queste ultime, che non si fanno certo per avere visibilità,  perchè per quella ci sono i talent, anzi, ti dirò che spesso queste canzoni risultano addirittura scomode…

La tua vuole essere, in qualche modo, anche una lotta contro la mediocrità….

Sì, è così, ribadendo, al tempo stesso, che la cultura è fondamentale ed io sono stato sicuramente fortunato ad avere avuto dei genitori che mi hanno educato alla cultura sin da subito, ma credo fermamente che la cultura sia importante per avvicinare e non per spaventare il prossimo…

A proposito di cultura, ricordiamo che Il cantacronache contiene un brano che si intitola A solo un metro in cui duetti addirittura con il premio Nobel Dario Fo…

Sì: è stata un’esperienza bellissima: Dario Fo mi ha aperto subito le porte di casa sua ed io in quel periodo l’ho seguito praticamente ovunque, in ogni parte di Italia…

Hai dichiarato, a proposito del tuo singolo Povero Drago, che la cessione dei diritti è totale, e che la canzone rappresenta per te “un regalo e basta”che tu hai fatto ad Amnesty…

In effetti è così: ho ceduto i diritti al cento per cento,  e il singolo è nella top ten da più di tre settimane ed Amnesty sicuramente apprezza tutto questo…

Bussoletti, siamo alla fine della nostra intervista: ti chiedo di lasciare un messaggio ai nostri lettori… 

Innanzitutto un saluto a voi tutti:  se siete adulti il messaggio è che vorrei trasportarvi all’interno di questa filastrocca infantile, per farvi tornare alla semplicità della vita e ad avere paura solo dei draghi veri, mentre, se siete bambini, vi invito a continuare a sognare…

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