Flavio Ciotola, l’Io senza peli sulla lingua

Flavio Ciotola - L'IO

E’ disponibile in tutti i digital store e nelle radio italiane ‘Buongiorno un c***o’ il nuovo e irriverente singolo del cantautore napoletano Flavio Ciotola in arte ‘L’IO’.

‘Buongiorno un c***o’ – racconta l’artista – è un messaggio indirizzato alle persone che al mattino si svegliano in una vita che non accettanno. Vanno al lavoro controvoglia e che al mattino di devono sentir ‘buongiorno’.

Abbiamo incontrato Flavio Ciotola, in arte L’io.

Ciao L’io, bentrovato, parliamo del tuo nuovo disco Bon Ton ed in particolare del primo singolo estratto da esso, Buongiorno un cazzo… Un titolo che stride nettamente con il nome dell’album…

E’ fatto apposta, il titolo Bon Ton è una provocazione bella e buona, una provocazione fortemente voluta da me…

L’IO del tuo nome è scritto rigorosamente in maiuscolo…

E’ un nome che mi descrive, è la testimonianza del mio essere assolutamente controcorrente e fuori dagli schemi…

L’uscita di Bon Ton era stato preceduto dall’uscita di una altro singolo, anche questo dal titolo molto “esplicativo”…

Sì, il titolo è spiegami perchè mi innamoro sempre delle tr..e…

E l’hai trovata poi la risposta a questo tuo interrogativo?

Assolutamente no, a testimonianza del fatto che continuiamo a innamorarci sempre delle persone sbagliate…

Quando ti sei appassionato alla musica?

Praticamente quasi subito: il mio primo regalo è stata una batteria, poi mio nonno era musicista in una banda, quindi questa passione per la musica era già nel mio DNA…

Dalle tue canzoni emergono una buona dose di follia, follia correlata al genio, la ribellione, l’emotività che fa di te un artista autentico…

Sì, è un disco che ho fatto di getto, un disco non pensato, un disco in cui mi sono data la regola di non avere regole, è un album che non c’entra niente col bon ton…

Ti sei definito un concorrente alternativo…

Per il fatto che non sono un tipo da chitarra acustica, ossia da chitarra e voce, ma mi piace ogni strumento, mi piace anche il rock, il folk rock, la musica alternativa, non mi sento parte del mondo dell’indie…

Come facciamo a seguirti?

Potete farlo su Facebook, Twitter, Soundcloud, Instagram, I- Tune  e naturalmente su you tube… insomma, sono ovunque!!

I tuoi progetti per il futuro prossimo…

Spero di poter vivere un giorno solo di musica, dare il cento per cento per i miei live, nel frattempo, sto preparando il mio nuovo disco…

A proposito, l’importanza dei live…

I live per un artista sono fondamentali, perchè ti metti in gioco, a me suonare emoziona, quando suono io sono felice, ed anche suonare davanti a due persone fa di me un uomo felice…

Siamo in chiusra, lascia un messaggio ai nostri lettori…

Un saluto a tutti e….  viviamo alla giornata, senza regole, e decidiamo noi cosa fare e bungiorno un c…o sempre!!

BonTon

E’ un io collettivo quello cui si riferisce il cantautore L’IO con il suo album d’esordio BonTon. L’articolo lo determina e lo rende di tutti, perché non è mio né tuo, è nostro. Non è l’apologia dell’individualismo, è l’individuo comune. Massificato, omologato, ma stanco di esserlo. Stanchi di esserlo. Innamorati, traditi, traditori, incazzati, avviliti, divertiti, quasi coscienti. Seguiamo regole che non ci appartengono più, un’etichetta anacronistica.

Vogliamo cambiare, perché abbiamo capito che “dove stiamo andando non c’è logica”. Ci prendiamo in giro, però, perché la “leggerezza è di chi si ama ma non si sposa”. C’è del tragico in fondo a questi testi, ma sono cantati con tutto il sorriso farsesco che richiede la scena. L’IO, al secolo Flavio Ciotola, è un giullare che canta le nostre sventure, ma ce le rende sopportabili, deride il padrone per poi, in segreto, piangere la sua sorte.

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