Ritroviamo la pianista Eugenia Tamburri, vista anche ne “Scordato”, ad opera di Rocco Papaleo, pronta a parlarci del suo nuovo singolo, “Dea Madre Vol.1”.
Ben ritrovata su La Gazzetta dello Spettacolo, Eugenia Tamburri. Come stai?
Felice di ritrovarmi qui con te, con voi de La Gazzetta dello Spettacolo. Sto davvero bene, grazie.
Un nuovo singolo all’attivo, “Dea Madre Vol.1”, seguito dai precedenti “Dea Estra”, e “Dea Afrodite”. Al tuo fianco, per l’occasione, Arturo Annecchino. Come ha preso forma questo progetto e la conseguente collaborazione con Annecchino?
La collaborazione con Arturo Annecchino risale a molti anni fa, quando mi chiese di suonare delle sue musiche per uno spettacolo con la mia cara amica attrice Claudia Coli. Ho poi continuato a suonare per lui e la collaborazione si è consolidata a Siracusa, al Teatro Greco Fenicie di Euripide, per la regia di Valerio Binasco. Suonavo in scena da sola contrappuntando dal vivo tutti i momenti della tragedia greca, un’esperienza memorabile. In scena, per l’occasione, Isa Danieli, Guido Caprino e Alarico Salaroli.
Da sempre legata alla musica, al tuo amato pianoforte, cosa manca ancora oggi al tuo percorso artistico?
Manca la serenità che, come la felicità, è un fatto privatissimo.
Guardando al futuro, Eugenia Tamburri, cosa puoi anticiparci su “ChiaroScuro”, il tuo prossimo progetto discografico?
Si, “ChiaroScuro”, volume 2, prenderà il via entro la fine del 2024. Prodotto dalla Digital Records di Roma, con Goffredo Gibellini, pubblicherò un altro disco sempre di pianoforte.