Massimiliano Cardia e la locandina di Accattaroma
Massimiliano Cardia e la locandina di "Accattaroma"

Massimiliano Cardia: il mio desiderio con Accattaroma

Accattaroma, ad opera del regista Daniele Costantini, vede Massimiliano Cardia nelle vesti di attore.

Un film che sta già ottenendo delle critiche positive e sarà presentato in anteprima al cinema Farnese questo 7 maggio 2024. Un progetto che regalerà grandi soddisfazioni a Massimiliano Cardia e di cui ci parla con accorata attenzione, con forte emozione.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Massimiliano Cardia. Parliamo subito del progetto che ti vede protagonista, Accattaroma, e del modo in cui ha preso forma?

Saremo nelle sale con “Accattaroma” dal 9 maggio, dopo la presentazione dello scorso anno all’interno del Festival del Cinema di Roma. Un film particolare, che avevo desiderio di realizzare da tempo, proposto a Daniele Costantini, il nostro regista, e subito realizzato. Provengo da una formazione da attore ed oggi gestisco una scuola di cinema che contiene nomi importanti, da Giancarlo Giannini a Gabriele Muccino, sino a Ferzan Özpetek.

È stato proprio Muccino, qualche anno fa, a coinvolgermi nuovamente come attore ne “Gli anni più belli”, per poi farmi fare il bandito nella serie “A casa tutti bene”. In “Accattaroma” abbiamo voluto coinvolgere anche i ragazzi della scuola, per questa bellissima passeggiata al Mandrione, la zona in cui sono cresciuto. Non avevamo idea di chi chiamare per il ruolo da protagonista e Daniele ha pensato a me. Inizialmente ho ritenuto di non essere adatto a questo ruolo ma dopo poco ho pensato di poter tentare, di non creare alcun conflitto di interessi..

In “Accattaroma” sono presenti le musiche di Nicola Piovani.

È stata una mia richiesta, seppure sembrava non potesse essere possibile, almeno all’inizio. I costi per la realizzazione sono stati alti, senza finanziamento alcuno, senza attori noti, ma con l’ausilio della squadra di Maurizio Calvesi, uno tra i più bravi direttori della fotografia. Un’avventura importante, per una scuola grande, con una voglia di vivere il tutto al meglio, con grande divertimento. Siamo stati presi al festival, ho aperto una casa di distribuzione per poterlo sponsorizzare e distribuire.. il tutto complicato ma con la voglia di dire “andiamo al cinema”. E, per chi se lo stesse chiedendo, non abbiamo copiato la Cortellesi nell’utilizzo del bianco e nero. È stato casuale ed il film è uscito nello stesso periodo.

Massimiliano Cardia, quanto sei cambiato da quelli che sono stati i tuoi inizi?

Fino a ventisette anni non pensavo minimamente di prendere parte a questo mestiere. Vivevo anni difficili, essendo nato a Tor Pignattara, e la passione per il cinema ha avuto origine tempo dopo. Mi sono avvicinato al teatro, inizialmente, prendendo parte ad un primo film con uno sconosciuto Marco Giallini. Un film, purtroppo, mai uscito, tanto da pensare che non fossi destinato a questo mestiere.

Ho poi seguito la strada del teatro, che mi ha cambiato, mi ha formato, anche se avevo poca disciplina, visti anche i temi trattati, a cui ero estraneo. Piano piano quei colori che mi caratterizzavano sono svaniti, mi hanno affibiato i primi ruoli importanti, fino a vivere una depressione di quasi un anno. In quel periodo mi sono ricordato di una borsa di studio vinta anni addietro, a Cinecittà, con Anna Strasberg e che mi ha portato a pensare di realizzare degli stage. Il primo a soddisfare questa mia richiesta fu Michele Placido a cui avevo offerto dei soldi, nonostante non avessi quasi nulla in tasca, ed è andata bene. A seguire ci sono stati altri artisti, altri stage, anche Giorgio Albertazzi.

Ero vero, sincero, e tutti loro lo hanno notato. Piano piano ha preso forma “Studio Cinema”.. Oggi sono consapevole che mi piace fare l’attore ma non sempre, soltanto in alcune situazioni. Ciò che ritengo sia fondamentale è poter esprimere le mie idee, renderle reali, al di là del fatto che possa impersonarle o meno.

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