Giorgia Fiori
Giorgia Fiori

Giorgia Fiori: ferma non so stare

Incontriamo la giovane attrice Giorgia Fiori intenta a parlarci del progetto a cui ha preso parte, “La spiaggia dei gabbiani”.

Una ragazza forte e con un vissuto impegnativo Giorgia, pronta ad indicarci la strada che la attende..

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Giorgia Fiori. Parliamo subito de “La spiaggia dei gabbiani”, un progetto che ti vede tra i suoi protagonisti. Cosa puoi dirci a riguardo?

“La spiaggia dei gabbiani” è stata girata a maggio 2023, nelle Marche. Interpreto Laura, uno dei personaggi principali, una sessuologa che cerca di riscattare la sua vita. Non vi anticiperò altro per non togliervi la giusta curiosità, dal momento in cui il film è nelle sale, attualmente. A novembre scorso è uscito, invece, un altro film, “Ancora volano le farfalle”. Anche in questo caso interpreto una delle due protagoniste femminili, Marta. Un lavoro in cui dietro vi è un messaggio sociale, qualcosa a cui sono molto legata, dal momento in cui sono testimonial di AICARM, (associazione italiana cardiomiopatie). Diciamo pure che il film è un’opportunità per poter sensibilizzare i molti ad avvicinarsi alla conoscenza di questa rara malattia (atassia di friedreich) e per finanziare la ricerca legata a questo tipo di patologie. Patologia che mi tocca in prima persona, in quanto spesso strettamente collegata alla cardiomiopatia. In ultimo, attendo che un nuovo film esca al cinema entro l’anno, “Cyrano.org”, che mi vede come protagonista femminile nel ruolo di Lia. La pellicola prende spunto da una storia vera.

Altri progetti all’orizzonte?

Sono reduce da un ruolo avuto nel nuovo progetto Mediaset in cui è presente Marco Bocci, dal titolo ancora provvisorio. Sono attiva su molti fronti, pronta a capire se ci siano anche maggiori opportunità all’estero, un luogo in cui le buone idee vengono prese maggiormente in considerazione. Dal punto di vista musicale sono momentaneamente in stand by, per potermi concentrare sui progetti di cui parlavo poc’anzi. Ferma mai, ecco! (Ride)

Come ha avuto vita, esattamente, questa tua passione per la recitazione, per tutto ciò che ti appassiona, Giorgia Fiori?

Mi sono innamorata, sin da piccola, di Raffaella Carrà, della sua bravura e poliedria. Ho sempre sentito la necessità di esprimermi attraverso il corpo, a cominciare dalla primordiale passione per il canto e la danza. Ho poi scoperto la recitazione e in ultimo il design, in cui mi sono laureata.

Esiste un ruolo che ti ha regalato maggiore soddisfazione?

Il ruolo affrontato in “Ancora volano le farfalle” mi ha regalato davvero tanto. Una catarsi, la possibilità di essere dalla parte del curante e non del curato. Emozioni forti per chi subisce la malattia, un equilibrio che viene messo alla prova, differentemente da chi davvero la vive in prima persona. Non credo nel caso, quindi sono sempre felice di accogliere nuove opportunità. Ad esempio, proprio in questo film, il ruolo che ho ottenuto non esisteva, bensì è stato scritto appositamente per me, fortemente voluto dalla stessa Giorgia Righi, la ragazza da cui è ispirato il film.

Cosa manca a questo tuo percorso, Giorgia Fiori?

Mi auguro di poter diventare un punto di riferimento per le persone. Non una persona inarrivabile ma qualcuno di ‘vicino’, entrando in punta di piedi nel cuore delle persone. Credo nella verità, dunque poterla portare sul set sarebbe un regalo grandissimo per me. Aspetto il progetto giusto!

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