Rediego
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Rediego: conta la musica

Incontriamo Rediego, giovane artista romano che corrisponde al nome di Diego Formoso. Sicuro di voler seguire l’impronta dell’alternative pop, Rediego era tra i 46 finalisti di Sanremo Giovani, nel 2021.

Lo incontriamo per parlare di questo suo percorso in musica..

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Rediego. Ti andrebbe di raccontarci di come ha avuto inizio questo tuo percorso che ti ha portato ad avvicinarti alla musica?

La passione per la musica è del tutto innata. Ho dei ricordi legati ai cartoni Disney, allo Zecchino D’oro e a ciò ha contribuito anche mia madre che mi ha portato con sé a delle commedie teatrali e a vedere dei musical.

Dunque, un vissuto che spazia dal pianoforte al canto. Come nascono esattamente i tuoi pezzi?

Lo studio del pianoforte è cominciato alle elementari, prendendo delle lezioni pomeridiane, suonando le prime canzoncine, quelle classiche. Con il tempo ho poi affinato il tutto, studiando pianoforte, al liceo musicale, dedicandomi anche ad una parte classica.

Parlaci di “Nei tuoi occhi”, il singolo presente sulle piattaforme musicali, REDIEGO?

“Nei tuoi occhi” è stato realizzato durante un viaggio in treno mentre raggiungevo la mia ex ragazza. Una melodia carina, anni ottanta, non troppo funk, qualcosa che ricercavo da tempo seguendo le orme di The Weeknd. Un progetto ancora in via di evoluzione, un percorso che mi porterà ad altre canzoni..

Quali sensazioni ti ha lasciato addosso la possibilità di poter prendere parte a Sanremo Giovani, nel 2021?

È stata un’esperienza non del tutto formativa dal punto di vista musicale. A mio avviso la musica si impara studiando, facendo molta pratica, soprattutto esibendosi nei locali o, come nel mio caso, nei villaggi turistici. Vivi, a livello di sensazioni, un piccolo sogno, una speranza importante per un festival più che noto. Fa anche bene prendere i no nella vita, quindi ben venga tutto.

Con quali artisti vorresti poter duettare in futuro, Rediego?

Il mio preferito è The Weeknd, su tutti, un artista di fama mondiale, complicato da raggiungere. Per quanto riguarda il panorama italiano, sarei felice di duettare con Mengoni, nonostante abbia una voce simile alla mia.

Cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?

A breve uscirà un nuovo singolo, vedremo come andrà. Posso dire, di certo, che voglio impegnarmi a più non posso, dedicarmi il più possibile alla musica.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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