Energico, un puro della musica, Andrea Govoni che, per questa occasione, ci presenta la sua “Modena”, un primo singolo, un ‘inizio’ importante.
Vent’anni di carriera alle spalle, anni di musica importante, di collaborazioni a livelli altissimi, vissuti con i piedi per terra, lo incontriamo per la nostra rubrica dedicata ai Talenti.
Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Andrea Govoni. “Modena” è il titolo del tuo singolo, un lavoro prettamente autobiografico, sentito, desiderato..
Una passeggiata tra i luoghi della mia infanzia, tra i ricordi più belli, qualcosa a cui tengo tantissimo. Ho scelto di lasciarla per Milano, la città della musica, un passaggio di cui necessitavo da tempo. L’introduzione fischiata è stata realizzata per dare un senso a questa passeggiata da una città all’altra, con un sapore anni ’70 ed un pizzico di rock nostalgico che non voglio proprio abbandonare, nonostante il mercato ci imponga similitudini che proprio non voglio accettare. Preferisco restare me stesso, a partire dal look, dopo vent’anni di musica ‘forte’, importante, incontrando tutto sul mio essere, senza pensare ad altro.
Tra le collaborazioni realizzate, non poco importanti, a quale sei maggiormente legato ed ha poi contribuito a cambiarti, a formarti?
Esperienze bellissime, tutte formative, ma davvero non saprei chi citarti perché ognuna di esse mi ha regalato tanto. Potrei parlarti della possibilità, ad esempio, di poter scambiare il microfono, un passaggio di testimone, con Patty Smith ma non solo. Ti svelerò, tra l’altro, che non assomiglio molto alle collaborazioni passate. Si, il tutto mi è servito per formarmi, ma non lavoro come loro, tendo più ad avvicinarmi alla musica italiana, alle mie origini.
Realizzeresti un lavoro discografico insieme a qualche noto artista con cui hai avuto modo di collaborare o, semplicemente, un singolo, un duetto?
Il sogno più grande sarebbe quello di poter realizzare un brano per Mina, una grande, così come di poter cantare con Patty Pravo, non incontrata durante il ventennale precedente.
Tra i tanti programmi esistenti oggi a quale di essi avresti piacere di prendere parte?
Tra tutti sogno, da sempre, Sanremo! L’unico Festival, forse, dove ogni artista ha modo di presentare la sua arte, senza limite alcuno. Ricordiamo Zero, la Oxa, artisti che hanno potuto presentarsi al pubblico a proprio modo, diversamente da oggi. Un gradino in più, se fosse possibile prendervi parte, anche per la storicità che lo accompagna, con la fortuna di poter portare ‘il mio suono’ su di un palco così importante.
Cosa possiamo aspettarci dopo “Modena”, Andrea Govoni?
Realizzare un disco oggi rappresenta una vera e propria avventura ma un disco pronto, per me, c’è già ed è stato realizzato negli anni e da poco terminato, insieme a dei pezzi scritti anche a Milano. C’è anche tanta Modena, parte di un primo capitolo, una famiglia, per poi giungere, dunque, a Milano, una storia fatta di musica, di atmosfere, di un sentirmi straniero tra stranieri, dopo essermi, inizialmente, perso in una bellissima Chinatown. Ne è scaturito un brano, dal titolo omonimo, realizzato in pochissimi minuti e che potrete ascoltare dal prossimo quindici dicembre.