Isabell Russinova
Isabell Russinova

Isabell Russinova, un grande amore per l’arte

Ritroviamo l’attrice Isabell Russinova, pronta a parlarci di una sua mostra, “Fate, Amori, Spiriti”, ancora visibile a Roma.

Una donna che ha sempre amato approfondire la sua passione per lo spettacolo, per la recitazione, l’arte in genere. Pronta a battersi per le donne, con le donne…

Bentornata sul quotidiano La Gazzetta dello Spettacolo ad Isabell Russinova. Una mostra d’arte all’attivo, questo giugno, e la voglia di poterti mettere alla prova sempre più con tutto ciò che è arte. Come ha preso forma, dunque, “Fate, Amori, Spiriti” e, a tal proposito, quanta emozione c’è in questo momento?

“Fate, amori e Spiriti” è una mostra che raccoglie alcuni delle mie illustrazioni, divise per argomenti e progetti che ho affrontato in questi ultimi anni. Tra i tanti, ad esempio, le tavole che hanno corredato “Le parole di Rabia”, lo spettacolo scritto per i 60 anni di Amnesty International di cui sono Testimonial Ufficiale dal 2013. Racconta Rabia Balkhi, poetessa medievale persiana, ancora oggi faro delle donne afghane. Una figura emblematica, forte, che continua ad infondere coraggio e passione al femminile nei paesi in cui la donna deve affrontare, con grande dolore, il suo percorso di emancipazione e libertà. Lo spettacolo, che è diventato anche un movie-theatre, è arricchito dai disegni che componevano parte della scenografia raccontando, come in una sorta di story board, la vita di Rabia.

In mostra anche la serie delle Dannunziane che fanno parte dello studio che ho affrontato su D’Annunzio per portare in scena L’inimitabile, spettacolo che ha debuttato, tra l’altro, al Cairo e al Festival di Pescara diretto da Giordano Bruno Guerri. Racconta il femminile della sua vita, tra l’altro, tante figure di donne che lo hanno amato e sono state amate dal Vate e descrivono anche uno spaccato della società del tempo e ancora la serie delle Pasoliniane, studio che correda lo spettacolo Le sette regine di Pasolini. Un focus sulle donne che hanno amato e accompagnato la vita del grande poeta di Casarsa e ancora le illustrazioni che ho creato per descrivere, in immagini, le poesie della raccolta di Dario Fertilio, 50 declinazioni d’amore, il suo libro di poesie, di prossima uscita.

Saranno visibili anche le mie illustrazioni originali. Non mancano in mostra anche le figure del mio mondo adriatico-balcanico ispirate dai miei studi che hanno portato alla pubblicazione di Non svegliate Baba Roga, il libro da me realizzato che racconta, attraverso una storia al femminile, la terribile guerra dei Balcani degli anni ’90. Sono soddisfatta del risultato della mostra, ho ricevuto calore, interesse e consenso e sono stata felice anche della richiesta di prorogare, visti i risultati, la mostra di qualche giorno in più.

Cosa manca ancora a tuo percorso di vita?

Non mi sono mai posta degli obbiettivi preordinati. Seguo semplicemente il mio istinto e soprattutto la mia voglia di conoscenza ed esperienze. Amo indagare la storia, la filosofia, studiare la memoria dell’uomo, adoro l’archeologia e il mondo del femminile dimenticato, grande ricchezza del genere umano. Questi interessi sono i miei ispiratori, questo il percorso che mi stimola e che intendo perseguire e, con passione, affrontare attraverso la mia sensibilità di artista e il mio sentire e con le discipline che conosco. Tra queste c’è sempre stato anche il disegno. Le fascinazioni per un personaggio iniziano proprio da lì, da sempre. È proprio il disegno che anima un volto, una singola espressione. È da lì che parte l’emozione che dà il via alle parole che poi narreranno una storia.

Cosa rappresenta per te l’arte?

L’amore per questo mestiere? L’arte per me è vita. L’arte è bellezza, è storia, umanità, memoria… l’emozione per la nostra storia non è forse partita dai graffiti dei primi artisti nelle grotte?

Cosa prevede il futuro artistico di Isabell Russinova?

Porterò in scena un mio testo che racconta la più grande attrice della modernità, Eleonora Duse. Debutterà il 7 settembre al Festival Trieste Estate. Sono motivata e stimolata da questo debutto che parte proprio dalla mia città. Parliamo del luogo in cui ho trascorso la mia fanciullezza e che frequento per buona parte dell’anno con grande gioia. Continuerò, poi, la tournee di Todo Modo di Leonardo Sciascia diretta da Fabrizio Catalano.

Con il mio compagno, Rodolfo Martinelli Carraresi, abbiamo alcuni progetti cinematografici da concretizzare entro l’anno. In estate, invece, partiranno le presentazioni della mia nuova pubblicazione Virinoj Angeloj, Leoninoi (dall’esperanto, Donne Angeli e Leonesse) il mio nuovo libro, edito da Armando Curcio Editore. Collaboro con Curcio Editore da anni, ormai. Si tratta di un’antologia di storie di donne dall’inizio dei tempi ad oggi.

Non ultimo, è uscito il mio docufilm, Eva degli Iris, che racconta Eva Mameli Calvino, prima botanica ed ambientalista italiana. Non dimentico, inoltre, il mio impegno volto a valorizzare spiritualità e diritti umani attraverso i miei appuntamenti, Spieriteco e TEHR, (Thematic Exhibition on Human Rights), appuntamenti atti a sensibilizzare spiritualità e tematiche rivolte ai diritti umani.

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