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JÜMP THE SHARK, pronto il terzo album

jts-copertinaUn progetto longevo (attivo dal 2008), spericolato ed estroso, questo è JÜMP THE SHARK, guidato dal sassofonista veneziano Piero Bittolo Bon, frequentatore durante la sua carriera di stili molto diversi, e in grado di sintetizzarli in una musica appassionata e vibrante, concentrata eppure libera.

Dopo il grande successo riscosso dai due album precedenti, editi da El Gallo Rojo Records – “SUGOI SENTA! GATTA!!” (2009) e “OHMLAUT” (2011) –, esce in questi giorni per la stessa etichetta anche “IUVENES DOOM SUMUS”, già disponibile su iTunes e sui maggiori portali di distribuzione digitale. Il cd in formato fisico sarà diffuso dai primi di settembre.

Questo disco è frutto di una campagna di crowdfunding lanciata a fine 2013 ed ha visto la partecipazione di ben 52 sostenitori; è altresì il risultato di un’ulteriore evoluzione della musica e dell’interplay del gruppo, meno votata al solismo e improntata invece all’integrazione di un approccio liquido alla rigidità della forma e della composizione, tutto questo senza sacrificare il più che umano bisogno di appoggiarsi qua e là ad una melodia da poter fischiettare.

Il sestetto è composto da alcuni tra i più creativi musicisti del jazz di oggi, che mantengono immutata la loro partecipazione: sono, oltre al leader Bittolo Bon (anche al clarinetto e al flauto), il vibrafonista Pasquale Mirra, il chitarrista Domenico Caliri, Danilo Gallo al contrabbasso, Federico Scettri alla batteria ed il trombonista e sousaphonista tedesco Gerhard Gschlössl.
Terreno fertile per la personale scrittura di ogni singolo componente di JÜMP THE SHARK è la cognizione che nasce dalla combinazione di due mondi sonori diametralmente opposti ma similmente acidi, ossia quelli creati dalla chitarra elettrica e dal vibrafono che si uniscono ad una sezione ritmica dalle mille sfaccettature, capace di ancorarsi anche a dei solidi groove. Questo consente ad una front-line a geometria variabile formata da ance e trombone/sousaphone di sfruttare appieno tutta la potenza di fuoco ritmica e melodica a propria disposizione.
Il gruppo si inoltra nelle maglie di una musica nervosa e ironica, ispirata in egual misura dal nuovo jazz e dalla musica improvvisata di Chicago e New York e dalle colonne sonore dei videogiochi degli anni ’80. Nessuno dei sei, tuttavia, perde mai di vista la matrice free che li accomuna.
L’immagine di copertina di IUVENES DOOM SUMUS è stata realizzata da Dottor Pira, uno dei più visionari e dissacratori fumettisti italiani del momento, continuando la collaborazione iniziata nel 2011 col precedente album OHMLAUT.

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Redazione Giornalistica