Ted Axe

Ted Axe: il Conte del Rock torna con un nuovo grintoso cd

Personaggio di rilievo della scena punk rock canadese, il cantante Ted Axe torna a stupire i suoi fans con il nuovo cd Sex Horror Violence.

Ted Axe

I suoi numerosi fans lo chiamano “Il Conte del Rock” e nessun altro appellativo potrebbe essere più azzeccato di questo! Ted Axe, infatti, unisce eleganza a ribellione, raffinatezza a trasgressione, tutti elementi che mette in grandi dosi anche nella sua musica e che fanno parte del suo nuovo, fantastico album che ha un titolo shock ovvero Sex Horror Violence. Personaggio iconico del punk mondiale, Ted Axe è noto per essere stato il frontman della più celebre punk band canadese, The Action, con la quale ha avuto la soddisfazione di aprire i concerti di gruppi cult come The Ramones e The Stranglers e negli anni si è costruito una solida reputazione e un appassionato seguito in tutto il mondo. Il suo nuovo cd, Sex Horror Violence anticipato dal singolo omonimo, è stato prodotto da un nome noto nell’ambiente del rock, Rob Sanzo (Sum 41) e sta già riscuotendo clamorosi consensi, sopratuttto da parte di chi ama il punk rock grintoso e i personaggi che sanno calamitare con il proprio look e il proprio fascino, l’attenzione di pubblico e media. Proprio come il talentuoso Ted Axe…

Benvenuto Ted Axe, il tuo nuovo singolo Sex Horror Violence si è già guadagnato molte buone recensioni da parte dei media. Te lo aspettavi quando hai iniziato a comporlo?

Le mie canzoni vengono da un posto molto personale e sono una versione catartica di quello che sto vivendo in quel momento. Un mio fan l’altro giorno mi ha detto che i testi delle mie canzoni rappresentano esattamente ciò che gli passa per la testa e tutto quello per cui vale la pena lottare. Questo significa essere relazionabili senza premeditazione. Una rivista ha definito il mio album “hot white” e da brividi. Di certo non mi aspettavo recensioni così entusiastiche mentre lo registravo ma penso che il momento che stiamo vivendo sia molto dark e che le mie canzoni riflettano in pieno il mondo in cui viviamo: Sex, Horror and Violence!

Il tuo suono oggi mescola le tue radici punk con l’hard rock ed è molto potente. Quale stile ritieni ti rappresenti di più?

Questo album è sicuramente molto più nella vena del rock pur mantenendo il classico atteggiamento F_ck you del punk. Ci sono influenze degli Stooges in Get Out of Rehab e influenze dei Sex Pistols / Ramones nel singolo Sex, Horror, Violence. I Don ‘ t Want To strizza l’occhio ai Nirvana e Femme Fatal è influenzato dal glam di David Bowie. Hurt People mi fa pensare ad Alice Cooper così come Insatiable, mentre Death Us Do La parte ha un sapore goth retrò anni ’60 e My Own worst Nightmare suona c come i Black Sabbath che fanno il funk. Non mi piace avere limiti. Ho fatto parte della prima e più famosa band punk canadese, i The Action. A quei tempi fummo scelti come band supporto dei Ramones e degli Stranglers. Io ero famoso per le mie sceneggiate selvagge on stage. Penso di essere molto drammatico e teatrale ora, ma non in un modo così esagerato come in passato.

Qual è la canzone del tuo nuovo cd più difficile da registrare e perché?

Sia Heaven che Femme Fatal sono state impegnative per diversi motivi. Heaven è stato il primo brano che ho inciso utilizzando l’analogico in studio e ho suonato la batteria da solo, il che è stata una sfida perchè onestamente non avevamo idea se avrebbe funzionato o no. E’ stata una produzione basica inteso in senso buono e onesto, così come Mother’s Day che è l’unico pezzo acustico presente. Femme Fatal è stata suonata da un nuovo batterista che ha rallentato il tempo, quindi alla fine ho dovuto fare una traccia di batteria sopra la sua per farlo funzionare.

Qual è stato il processo di registrazione del tuo nuovo album?

Abbiamo registrato 7 delle 10 canzoni su dispositivi analogici vintage: ho fatto la cavia di un esperimento. È fantastico vedere il nastro da 2 pollici che scorre rispetto allo schermo di un computer grafico, dando all’album un suono caldo, organico molto retrò anni ’70. Mi sono portato un batterista e poi mi sono occupato di tutto il resto da solo, voce e strumentazione in modo da creare un progetto al quale la mia band potesse vagamente aderire nel corso dei live shows. Fortunatamente suono discretamente sia basso che chitarra e mi ci diverto. A dire il vero non c’erano un sacco di sovraincisione e nulla è stato realmente elaborato o provato mille volte poiché a me piace che tutto venga fuori naturalmente, che ci sia magia in studio. Voglio essere stupito da quella sorta di intervento divino che passa attraverso le mie dita e esce dalla mia bocca. Rock è Dio!

Hai dei musicisti molto bravi nella tua band. Come li hai coinvolgerli nel tuo progetto?

Marcel LaFluer alla chitarra solista lo conosco da anni ed è un appuntamento fisso sulla scena locale e un altro famoso punk rocker del passato. Un giorno mi ha chiamato e mi ha chiesto cosa stessi facendo. Io glielo ho spiegato e lui mi ha risposto che gli sarebbe piaciuto unirsi a me. A Stefan Ford è stato chiesto di unirsi al gruppo dal mio primo bassista: all’inizio lui suonava con una tribute band dei Black Sabbath. Julio Biafore è un artista di grande personalità che vanta origini italiane ed era interessato a far parte della band dopo averci visto molte volte dal vivo ed è stato chiamato dentro da Stefan. Alla fine ho reclutato il mio attuale bassista che si chiama Corrado Bartolo, è di origini siciliane e suona anche con un’altra nota rock band del posto.

Il tuo look è sicuramente molto notevole ed è un mix di punk e dark e goth. Credi che la tua immagine sia una parte importante della tua carriera e del tuo successo?

Sono Ted Axe I am Ted Axe da capo a piedi! Mi lacco le unghie di nero e mi trucco ogni giorno e indosso sempre il mio cappello a cilindro anche quando vado a fare la spesa. Indosso un trench in pelle nera anche nelle giornate estive più calde, così quando sono on stage, non sembra un costume e i miei capelli lunghi sono tinti di nero scuro. Quando entro in un locale tutti si voltano a guardarmi dal ragazzo alla porta fino all’ultimo avventore e si entusiasmano… Le persone amano lo spettacolo e vogliono essere intrattenute, inoltre si annoiano rapidamente, quindi mi piace sempre avere qualche asso nella manica. Ho una macchina del fumo che chiamo Sparky perché non c’è mai abbastanza fumo sul palco. Alla gente non piace essere confusa e tutti mi conoscono bene sia di persona che grazie ai social. La mia immagine è stata una risorsa per tirare dalla mia moltissime ammiratrici e ho una grande fanbase su Facebook chiamata The Ted Ax Fangs Group (i miei fan si chiamano zanne). Tutti i tuoi i lettori sono invitati a partecipare! Io sono noto come “Il Conte del Rock”.

Com’è stato lavorare con un produttore rinomato come Rob Sanzo?

Rob ha lavorato con me già in precedenza e lui ed io andiamo molto d’accordo sia a livello personale che a livello musicale. Abbiamo influenze identiche … Alice Cooper, Iggy e The Stooges, The New York Dolls, David Bowie, Mott The Hoople e T Rex. Lui è noto soprattutto per il suo lavoro con Sum 41. È un ragazzo analogico e gli piace fare esattamente il contrario di ciò che è considerato alla moda, proprio come me. Tendiamo a cercare la grandezza negli altri, ma come artista devi accendere i riflettori su te stesso e gestire la tua celebrità! Devi usare ciò che hai per ottenere ciò che vuoi perchè altrimenti nessuno lo farà per te.

Su Susanna Marinelli

Giornalista pubblicista, ha scritto tra le altre per le riviste Cioè, Debby, Ragazza Moderna, Vip, Eva 3000, Grand Hotel, Gossip, Tutto, Nuovissimo...Ha partecipato come ospite a varie trasmissioni tv tra cui La Vita in Diretta e in radio per Radio2Rai.

Lascia un commento