Napoli in movimento: prima tappa

Napoli in movimento con la manifestazione “L’era del Riqualificare” parte dall’Arenile reload di Bagnoli con l’intento di attirare l’utenza -bagnolese e non- affinché tutti possano essere sensibilizzati su tematiche importanti, strettamente legate al territorio della X Municipalità ma che coinvolgono, e da un punto di vista sociale e da un punto di vista economico, tutta la città di Napoli. La giornata ha mostrato ai convenuti uno degli aspetti più belli di questa zona, la cui linea di costa rappresenta, ormai, per i Bagnolesi, un quiz degno del Mike Bongiorno dei tempi d’oro. A fronte della fatidica domanda: “Lascia o raddoppia?”,  Carmen Mele, Paola Basile e Cristina Volpe si rifiutano di lasciare: si espongono, e dichiarano che, attraverso l’arte, la musica, la cultura e le bellezze del territorio si può riqualificare un quartiere destinato ad essere, nei desiderata di molti, un’ occasione di rilancio per Napoli.

L’Arenile accoglie i visitatori, arrivati in orari diversi, col vestito più bello: quello fornito da Madre Natura, un cielo parzialmente nuvoloso, un sole che invitava alla prima tintarella e un paesaggio (anche quello antropico, con palme che ti danno l’illusione di essere in un altrove da trasformare in presente); l’ingresso gratuito ha, perciò, invogliato molti genitori con bambini mascherati per il Carnevale a recarsi in Via Coroglio, dove hanno potuto assistere allo spettacolo di danza della Keira’s Ballet School intitolato “La storia di Eloise e Mathias”. Alla fine della kermesse l’occhio cade sugli stands posti all’interno dello spazio che d’inverno ospita abitualmente i concerti e ci si ritrova tra vecchi amici, quelli dell’ Arci Pesca con il loro banco espositivo, le brochures sulle iniziative passate e future e delle splendide fotografie che raccontano una storia che abbiamo dimenticato. Intevistato, il presidente Aldo Amoretti dice: “Prima dell’Italsider, c’eravamo noi, i pescatori. Solo dopo sono venuti loro, con l’acciaio e i caschi gialli. Adesso, però ci sembra il momento di tornare alle nostre radici, al mare, con una coscienza nuova, e con un rispetto diverso da quello che  abbiamo avuto finora”.

La giornata prosegue con il pranzo degli Orti Flegrei, un’ altra di quelle realtà che vanno promozionate sul territorio, perchè agisco per  il territorio; prezzi contenuti per un cibo con una chiara tracciabilità della filiera, per combattere contro chi vuole mettere in ginocchio il comparto agricolo della regione in cui viviamo. Chi ha preferito andare a riposare è stato subitaneamente sostituito dagli appassionati di libri, che hanno potuto assistere alla presentazione di diverse opere di scrittori bagnolesi, iniziativa denominata  Caffè letterario, allietati -prima e dopo- dalla buona musica targata Made in Bagnoli, quando cioè si sono esibiti sia gli Alma sonida che il duo Pone Jazz Project. Ad esso ha fatto seguito l’incontro con gli artisti che hanno avuto la possibilità di esporre per tutta la giornata le loro creazioni, presentandole al pubblico e acquisendo una visibilità che gli ha permesso di farsi conoscere anche da un pubblico poco avvezzo alla frequentazione delle gallerie d’arte.  Un momento importante è stato, sicuramente, il dibattito moderato da Eleonora Puntillo che ha visto il confronto tra diversi soggetti -istituzionali e non- sui temi della bonifica, sulle  soluzioni del possibile  per gli imprenditori del settore turistico da un lato (che vedono in quella parte del quartiere una nuova possibilità di sviluppo) e per gli enti preposti alla tutela del bene comune -e quindi degli interessi di tutti- dall’altro.

La Musica è stata la padrona incontrastata della serata, nel pieno spirito della politica del locale, da sempre punto di aggregazione di una Movida napulegna che non attende che i sociologi la decifrino e la legittimino,  ma che vive di vita propria, alternandosi tra Bagnoli e i baretti di Chiaia. Guest star è stato  Mario Castiglia con quell’ “Ammore annascunnuto” che non fa rimpiangere la voce di Céline Dion; ma la musica merita sempre un posto a parte, nel cuore di chi la ama; perciò essa sarà la seconda parte di un viaggio che, speriamo, sia appena iniziato e per Bagnoli e per Napoli.

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Redazione Giornalistica

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