Alpàa Summer Party 2024
Alpàa Summer Party 2024

Michelina Milella si racconta per Alpàa Summer Party

Andiamo a Varallo in Piemonte in occasione della mostra Internazionale d’arte “Artisti della biennale città di Varallo all’Alpàa 2024”.

La mostra fa parte del programma della tradizionale e storica manifestazione dell’Alpàa che si svolge per dieci giorni a partire dalla seconda settimana di Luglio, con la prima edizione nata nel 1977 quindi vicina al formidabile traguardo del suo cinquantenario nel cui percorso culturale ha visto un grande successo di pubblico con la partecipazione di tantissimi artisti di importanza e rilevanza nazionale ed internazionale, il tutto nella cornice di una città dove la storia è rappresentata da palazzi prestigiosi, musei e chiese di una bellezza straordinaria, Varallo protetta dal sacro monte riconosciuto dal 2003 patrimonio dell’Unesco sarà per quei giorni idealmente il centro del mondo.

Gli eventi di Alpàa Summer Party 2024

Questo è il programma degli spettacoli musica live:

  • Venerdì 12 Luglio: ERMAL META
  • Sabato 13 luglio: Dj Radio Valsesia e artisti locali
  • Domenica 14 luglio: Alpàa Summer Party
  • Lunedì 15 Luglio: FABIO CONCATO
  • Martedì 16 Luglio: LE VIBRAZIONI
  • Mercoledì 17 Luglio: ZERO ASSOLUTO
  • Giovedì 18 luglio: ALEX BRITTI
  • Venerdì 19 luglio: CLARA “Primo tour”
  • Sabato 20 luglio: “REMEMBER LE CAVE” serata dj set
  • Domenica 21 Luglio: ALFA

E ora andrò a parlarvi di un artista che viene da lontano, le sue opere attraverseranno il mare per dare un contributo fatto di colore, armonia, in una parola sola bellezza. L’artista è Michelina Milella e insieme a lei vorrei parlarvi di intelligenza artificiale, state per chiedervi cosa centri l’I.A. con Varallo, con l’Alpàa e con l’arte? E’ facile a dirsi perché a Varallo ci troviamo coinvolti in un evento dove l’artigianato si tocca con mano, dove i sapori enogastronomici deliziano il nostro palato e dove la musica è vera, appassionata ed offerta da grandi artisti senza filtri dove la gente amerà stringersi guardandosi negli occhi sorridendo al piacere di godersi fuori dalla virtualità bellissimi momenti di umana condivisione e poi che dire dei bravi artisti presenti a Palazzo Racchetti?

La loro arte è frutto del talento e della fantasia e dalle loro mani nascono opere d’arte originali e non NFT o similari, perciò amici lettori all’Alpàa non ci sarà posto per l’I.A. di cui ormai essendo il progresso inarrestabile non se ne potrà fare a meno ma qua a Varallo l’arte è viva, viva come l’opera di Michelina Milella “Neve” matite e pastello a punta morbida, uniposcar su carta liscia. si tratta di un opera figurativa dall’artista volutamente non realizzata similmente ad una fotografia, l’artista con il suo tratto pulito ma denso di materia e manualità ci tiene a mostrare quella tecnica così bella e così vicina alla tradizione grafica fatta di lavoro, lavoro e ancora lavoro tutto cuore e passione per un personaggio dove il disegno diventa poesia e sentimento, proprio per questo nella sua arte non c’è posto per finzione o scorciatoie tecnologiche.

In quest’opera vedo i fiocchi di neve, le rosse guance, gli occhi rivolti verso un sogno, nel volto della giovane leggo l’amore dell’artista, di lei ne avverto il calore delle mani, ne sento la stanchezza fisica nel tenere i pastelli saldi ma anche la gioia a lavoro ultimato di avere di fronte a se un opera realizzata per il piacere degli altri e non per se stessa. Ed ora per mostrarvi l’artista in una visione più intima queste sono le domande che gli ho rivolto, amici lettori, tenetevi pronti, le sue risposte vi faranno emozionare.

L’intervista a Michelina Milella

Benvenuta sul quotidiano “La Gazzetta dello Spettacolo” a Michelina Milella. Il massimo della tua soddisfazione artistica è?
Il massimo della mia soddisfazione artistica… se ci penso… credo di aver toccato con mano diverse volte il massimo delle mie soddisfazioni artistiche perché negli anni in diversi campi, dalla scenografia alle mie attuali esposizioni di arte figurativa ho avuto modo di conoscere ambienti, persone e personaggi che mi hanno dato modo di essere il più delle volte al massimo della mia espressione artistica e lavorativa…qualcosa mi manca…o meglio un posto in particolare…da sempre affascinata dal Giappone vorrei fare una mia esposizione lungo le meravigliose vie dei giardini Sakura a YOSHIKO tra petali di ciliegio in fiore e gli ombrellini delle donne che passeggiano con i loro kimoni coloratissimi e fruscianti… ahimè più un sogno che una imminente realtà… ma perché non continuare a sognare?

La tecnica che non hai mai utilizzato ma che un giorno utilizzerai?
Ho avuto la fortuna di poter spaziare con la mia arte e con le mie esperienze negli anni con tantissime tecniche dall’acquerello, all’olio…dalla matita carbone ai pastelli…fino al digitale ma quello che mi manca e chi sa se un giorno potrò farlo sono gli affreschi ci cui resto affascinata ogni qual volta mi ritrovo all’interno di chiese, palazzi e biblioteche storiche…

Descrivi la tua sensazione sensoriale quando hai in mano matite e pastelli
beh…quando ho in mano le mie matita o i miei pastelli sembrerà folle e forse un po’ folle lo sarò sicuramente…mi appaiono immagini …sento profumi..musiche e voci…che diventano su carta poi i volti delle mie donne e degli uomini che come in un racconto si palesano di fronte a me sulla carta …disegno racconti di vita…occhi che mi scrutano e mi ammaliano…e lingue e culture..sentimenti che prendono volumi, luci e colori attraverso le mie semplici matite di gioco…

Sei Michelangelo per un giorno, facciamo per una settimana che fai?
Ah ah ah sarebbe un altro dei miei folli sogni essere il grande Michelangelo ne sono una sua inguaribile fan (ndr ride) di questi tempi si dice così no? Estimatrice mi sa di generazioni passate…se potessi essere lui cercherei di ricordare ed insegnare a tutti coloro che si reputano artisti perché macchiano le tele con qualche costosissimo colore che l’Arte è stare su trabattello approssimato a luce di candela con colori ricavati da pigmenti naturali per ore giorni, mesi e solo allora ci si potrebbe definire artista …ora l’arte la fa chiunque …o meglio ci vuole sana gavetta e sacrificio non solo le botte di “culo” scusate il francesismo…

La tua arte nasce da?
la mia arte…da dove nasce… nasce con me… ricordo piccolissima guardavo i cartoni animati solo esclusivamente per disegnarli mentre li mandavano in onda….non chiedetemi le trame non li ho mai realmente seguiti ah ah ah erano i primi anni 80’… e soprattutto nasce con mia nonna che mi ha insegnato ad amare la lirica ,la lettura dei romanzi …il teatro e l’avanspettacolo…l’arte e i bei dipinti…sere d’estate passate sedute per terra accanto al grammofono mentre Puccini ci faceva sognare amori nostalgici nel lontano oriente…

Un giorno ci farai vedere un ritratto di chiunque da te realizzato in maniera astratta?
A dirla tutta mi è capitato già di realizzare ritratti astratti ma diversi anni fa…su qualcosa del genere ci sto nuovamente lavorando …vediamo cosa ne uscirà’….vediamo se le mie donne interiori sono d’accordo ad essere strapazzate un po’ più del solito nella mia mente…

Sei il ministro della cultura che provvedimenti prenderesti?
Se fossi il ministro della cultura penso che non mi farebbero durare nemmeno un giorno in carica… troppe cose che non vanno e troppi progetti finanziati e mai cominciati…troppi soldi nelle casse e poca cultura e arte protetta partendo dai nostri centri storici che sono il fulcro di storia arte e cultura… i giovani sempre più disinteressati a quello che li circonda…fin ora solo parole e pochi fatti… ci vorrebbe più arte per le strade…più musei a cielo aperto per tutti… e toglierci quelle bende dagli occhi della quotidianità…

La tua ricetta culinaria perfetta è?
La mia ricetta da buona Barese di nascita assolutamente i classici e sfiziosi Panzerotti alla barese …. Beh, io in cucina ne so poco di ricette…ma del loro gusto vi potrei raccontare molto di più…un esplosione di pomodoro e mozzarella in una soffice frittura ,croccante nei bordi…da mangiare caldi caldi e filanti ….e poi lascio alla vostra immaginazione …mezze lune che di golosità ne sono pieni….

Un simpatico aneddoto con Zeffirelli?
Siamo negli anni 2000…l’imponente Aida arriva in scena al tetro Piccinni di Bari …poco più di una studentessa alle prime armi ma con la sfrontatezza e la voglia di emergere mi ritrovo con le spalle rivolte al grande maestro Zeffirelli mentre srotolavamo metri e metri di fondali in cantiere…come mio solito tra mille battute guardavo incantata quelle spennellate leggermente sbiadite dal tempo…e ad alta voce dissi: “bah che ci vorrà mai a dargli un po’ di luce qua per dare un po’ di volume la”… bla bla bla…e parlavo e parlavo…inciampo e lui ancora dietro di me con il suo foulard DI SETA color del cielo… due occhi di ghiaccio che mi fissavano… mi mise il pennello in mano e mi disse:” vediamo se le tue parole sanno fare anche il mestiere”…si era lui Franco Zeffirelli…presi il pennello e con il mio fare sempre inquieto feci scintilla nel suo cuore e di li nacquero collaborazioni in giro per i più grandi teatri d’Italia…non ho mai smesso di fare gaffe e parlare troppo ma questo è stato sicuramente il momento migliore per parlare ….

Una tua esclamazione di contentezza nel tuo dialetto?
Mo e ci è, esclamazione di meraviglia in barese… come per dire quanto è bello questo posto o questa cosa ..persona… Mo e ci è do meggh du Luvre …quando intorno ci sono tante cose belle più belle di quelle all’interno del Louvre….ed io Walter ti dico “Mo e ci è cus giuralist che m riport a bar?” Grazie per avermi fatto ricordare un po’ delle mie origini legate al discorso del bello e delle meraviglie nell’arte.

Amici lettori de La Gazzetta dello Spettacolo nel ringraziare l’artista Michelina Melilla, salutiamo tutta la città di Varallo con l’arrivederci sempre nel mese di Luglio alla Alpàa 2025 e vi diamo appuntamento ai prossimi eventi artistici per rimanere informati sul nostro giornale con servizi sempre interessanti e puntuali.

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