A sette anni di distanza dal Festival di Sanremo in cui si piazzò seconda, nella categoria Giovani, dietro Raphael Gualazzi, ritorna sul mercato discografico la bella e talentuosa Micaela.
Da oggi 29 giugno, arriva in radio la nuova canzone “3 volte niente”, che è il primo singolo estratto dall’album di prossima uscita. Nonostante i suoi 25 anni, Micaela ha già un curriculum di tutto rispetto: debutta a soli 15 anni all’interno del programma “Ti lascio una canzone”, condotto da Antonella Clerici, a cui segue la partecipazione al 61esimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo con il brano “Fuoco e Cenere”, che ottiene un ottimo riscontro: primo al televoto e secondo nella graduatoria finale.
Ciò le permette di pubblicare per la Warner Music il suo primo EP omonimo, contenente sette brani inediti, tra i quali “Splendida stupida”, scritta da Kekko Silvestre dei Modà, il cui videoclip vanta quasi 4milioni di visualizzazioni sulla piattaforma YouTube. Nel corso degli ultimi anni Micaela, parallelamente al percorso musicale, porta avanti anche quello universitario, conseguendo la laurea in Giurisprudenza, con una tesi in materia di diritto d’autore dal titolo “La protezione delle opere e delle composizioni musicali”.
Il 2018 è l’anno della svolta: dopo molte date tra Miami, Washington e New York, Micaela si ferma proprio nella “Grande Mela” per scrivere e produrre “3 volte niente” (#3VNIENTE). Nell’estate del 2018, oltre a promuovere il suo nuovo singolo, Micaela sarà la protagonista dei club più suggestivi d’Italia con il “Micaela live tour”.
Un brano che ha molte contaminazioni. Parla di un amore finito e che lascia un segno indelebile nella vita, come tutti d’altronde.
Benvenuta Micaela. Oggi esce il tuo nuovo singolo “ 3 volte niente”. Come lo descriveresti?
Il brano parla di un amore intenso, ormai finito, che cambia le regole della vita ed é stato scritto da Annachiara Zincone d Fabrizio Sotti.
Quando hai letto il brano, per la prima volta, cosa hai pensato e provato?
Abbiamo lavorato tutti e tre a questo brano, anna chiara zincone da roma, io e Fabrizio da New York. È stato un bel lavoro di squadra e sono contentissima del lavoro finale. L’idea iniziale era diversa ma il genio di fabrizio l’ha resa unica nel suo genere. Mi diverte cantarla e mi veste perfettamente.
A chi dedicheresti questo brano e cosa pensi ti abbia regalato a livello umano?
La canzone mi regala una nuova consapevolezza. Rappresenta un’ulteriore sfida della vita. A chi la dedico? A chi vuole andare avanti con la vita.
Hai registrato il brano negli States. Che esprienza ha rappresentato per te?
Incredibile. Registrare li è stato un sogno, ho imparato tantissime cose nuove.Ho inciso negli studi Sotti Records di Manhattan, New York. Una finestra dello studio si affaccia proprio sull’ Empire State Building…più di così.
A 15 anni hai partecipato al programma Ti lascio una canzone per poi approdare al Festival di Sanremo. Sei giovanissima ma cosa hanno rappresentato per te e per la tua carriera queste due tappe importanti?
Sono tappe importantissime della mia vita. Mi hanno dato l’opportunità di fare della mia più grande passione un lavoro. Due esperienze fatte in brevissimo tempo che mi hanno permesso di crescere e vivere di musica. Il festival poi è la tappa ambita da tutti I cantanti e arrivare seconda e prima al televoto mi ha fatto sentire realizzata.
Cosa rappresenta per te la Musica e come è entrata nella tua vita?
Mi esprimo attraverso la musica, di qualsiasi genere essa sia. Da bambina mi divertivo a giocare con le mie sorelle davanti a uno specchio, facendo finta di cantare sulle canzoni che passava la radio…insomma cantavo in playback. Poi è scattato qualcosa nella mia testa, il suono della mia voce mi affascinava e mi sentivo benissimo.
Quando hai capito che cantare poteva essere la tua strada? Ricordi il momento esatto in cui ti sei detta: è questo ció che devo fare?
Il momento esatto lo ricordo e anche bene. È stato durante le prove di ti lascio una canzone. C’era una orchestra che mi sosteneva e suonava per me e la mia voce andava libera. In quel momento ho capito che sono nata per cantare.
Quali sono le difficoltà che da giovane donna incontri proseguendo questa carriera?
Le difficoltà si incontrano in tutti i percorsi lavorativi. Che io sia di genere femminile non fa differenza. La musica è arte e come tale non ha distinzioni.
Ti sei mai detta: che fatica essere una donna e fare questo mestiere?
No, mai. Mi sono però detta: che fatica essere me stessa. Sono complicata e testarda.
La canzone che non hai ancora scritto e che vorresti scrivere c’é?
Ce ne sono tantissime. La più bella la devo ancora scrivere. Anche se molti amano Fuoco e cenere del festival di sanremo.
Quanto è stato importante, in questi anni, avere il sostegno dei tuoi amici e della tua famiglia in questo percorso intenso e lungo?
Sono fondamentali. Sono la mia forza e la mia grinta. Quando sto per arrendermi sono loro a sostenermi e a riprendermi.
Ma Micaela chi é e come si vede tra vent’anni?
Mi vedo su un palco…in uno stadio, con tutti i miei sostenitori che cantano insieme a me.
Progetti futuri e sogni nel cassetto?
Tanta nuova musica. Lo devo ai miei fan che in questi anni non mi hanno mai abbandonata. I sogni da realizzare sono tantissimi, da donna e da cantante.