Bruno Cuomo

La passione per la musica di Bruno Cuomo

Bruno Cuomo si racconta

Oggi abbiamo incontrato Bruno Cuomo, artista napoletano, dalla grande voce e dal grande talento. In questo periodo Bruno è impegnato in Teatro con Rosso Napoletano accanto alla bella e brava Serena Autieri, uno spettacolo davvero imperdibile per scenografie, costumi, musiche e per bravura degli attori.

Bruno Cuomo

La passione per la musica, si può dire che sia nata insieme a te?

Sin da bambino in quanto la musica è stata da sempre per me e per la mia famiglia oltre che una grande passione una tradizione , Franco Ricci tenore napoletano famoso soprattutto negli anni 50/60 era il cugino di mia nonna che talaltro mi ha cresciuto.

Ricordi le emozioni della prima esibizione davanti ad un pubblico?

Certamente, avevo 13 anni partecipai ad una Corrida durante una vacanza al mare e cantai “Non amarmi” di Aleandro Baldi  con un’altra ragazzina …sul palco ero paralizzato dall’emozione.

Bruno Cuomo ti fu offerto un ruolo da protagonista nel Musical Notre Dame de Paris, ma rifiutasti per partecipare al Talent Show “Operazione trionfo” condotto da Miguel Bosè: ti sei mai pentito della scelta?

No mai , la televisione  da tanta popolarità nell’ immediato e soprattutto a me  che riuscii a vincere un Talent. Fu un’impresa a dir poco ardua anche se ritengo che il teatro se lo fai a certi livelli ti da tanta professionalità. Inoltre quelli di “Notre dame” , grazie al Talent , mi  contattarono per darmi il ruolo da protagonista del musical “Il Bandito Giuliano” perché ritenevano che avessi una certa somiglianza con Salvatore Giuliano , anche se lo spettacolo non venne mai messo  in scena.

In quell’occasione hai avuto modo di esibirti in duetti con grandi nomi della musica italiana e straniera, quale fra i tanti ti emozionò in particolar modo?

Sicuramente con Anastacia che tra l’altro si emozionò quando cantai per lei “O’ sole mio”, ma anche Celine Dion , Tom Jones, Dion Warwick, Michele Zarrillo.

In questo periodo sei in scena con “Rosso Napoletano” vuoi parlarci di questa nuova esperienza e del tuo personaggio?

Beh , è stata sicuramente un esperienza faticosa perchè agli inizi di ottobre ho sostenuto i provini tra centinaia e centinaia di attori e cantanti molto bravi provenienti da Napoli e Provincia . Poi per le prove che sono durate quasi 2 mesi fino al giorno del debutto, anche perché nello spettacolo siamo tutti coinvolti come cantanti, attori e ballerini. Però questa esperienza è stata soprattutto per me una grande crescita professionale perché ho lavorato con grandi professionisti del settore, a cominciare dal grande regista ed autore dello spettacolo Vincenzo Incenzo che ringrazio infinitamente per avermi dato insieme alla Produzione questa possibilità e per avermi fatto esprimere al meglio.

Inoltre voglio ringraziare il mitico Maestro ed amico Enzo Campagnoli che ci ha emozionato con i suoi arrangiamenti , il coreografo di fama internazionale Bill Goodson che è riuscito a far ballare persino me. Ma il tutto non si sarebbe mai avverato se non avessi avuto la stima della grandissima Serena Autieri che non è solo la protagonista , ma anche l’anima dello spettacolo. Su di lei posso dire solo questo: un caso in cui la bellezza incontra il vero talento!
Il  personaggio che interpreto è quello di Andrea il Marinaio realmente esistito durante “le 4 giornate di Napoli”.  E’ tra i personaggi più goliardici e scansonati dello spettacolo, ma che riesce  a dare a questo con la sua morte una grande svolta emotiva.

Nel corso della tua carriera professionale il teatro è spesso presente, ricordiamo infatti oltre il sopra citato “Rosso napoletano” anche “Aria di Napoli”, “Che bella cosa… è ‘na serata e sole”, spettacoli attraverso cui il tuo talento ha potuto manifestarsi: sempre in ambito teatrale c’è un ruolo che ti piacerebbe poter interpretare in un futuro? Un personaggio che senti particolarmente tuo?

Innanzitutto mi piace ricordare tra i mie lavori anche il ruolo drammatico da cammorrista  che ho avuto nel Musical “Sangue Vivo” diretto da Mario Aterrano che mi ha aiutato a crescere come attore in quanto era un ruolo da protagonista  insieme all’ altro attore ed amico Luca Saccoia che interpretava invece San Gennaro. Il ruolo che mi piacerebbe interpretare è quello per cui tra qualche giorno sosterrò un provino … ma per ovvi motivi non posso e voglio dire altro…

Riesci a spaziare dalla musica classica napoletana, a quella italiana ma anche alla musica pop internazionale: potendo scegliere quale genere musicale senti maggiormente nelle “tue corde”?

Beh , domanda difficile ….diciamo che  avendo vinto un Talent riesco a spaziare in molti generi musicali , ma in napoletano e spagnolo direi che mi viene abbastanza naturale.

Cosa si augura Bruno Cuomo per il 2018?

Come ho già anticipato speriamo che vada bene quel provino e possa iniziare un’altra avventura artistica: “Gli esami, ma anche i provini non finiscono mai!”

Bruno Cuomo ci congeda con un grande sorriso in cui è racchiuso tutto il suo entusiasmo e la passione che impiega per il suo lavoro e per questo il nostro “In bocca al lupo” è a lui dedicato con tanta sincerità.

Su Redazione

Redazione Giornalistica

Lascia un commento