A tu per tu con Gianni de Berardinis
Gianni de Berardinis famoso disc jockey (e non solo) inizia la sua carriera artistica nel 1975 a Radio Luna, diventando in breve tempo uno dei personaggi radiofonici più amati del momento.
Abbiamo voluto incontrarlo per una piacevole intervista e per meglio conoscere le mille sfaccettature che caratterizzano la sua bella persona e la sua grande personalità..
Gianni De Berardinis in quale veste si sente maggiormente a proprio agio?
Tutti i ruoli che ho giocato sono stati utili alla mia realizzazione artistica.Sono stato sempre appassionato dalle scoperte in ambito musicale ed ho voluto con i mezzi che possiedo misurarmi con “le missioni impossibili” pensi solo a Kaballa’ mio primo progetto artistico per la Cgd che in epoca di boom italo dance proponeva musica etnica, musica dal ns mondo culturale alla Sicilia, al dialetto catanese…a Tomasi di Lampedusa. Una follia per i miei colleghi , per me una necessita’ irrinunciabile di espressione.Sono e saro’ credo un “non allineabile” alle omogeneizzazioni, ai formati, alle mode correnti.E’ il mio carattere isolano, sono mezzo sardo.
Lei è una delle voci storiche più famose della radiofonia italiana… Vuol raccontarci una delle esperienze che l’hanno maggiormente emozionata durante il percorso della sua carriera da speaker?
Lavoro da piu’ di 40 anni ho passato musica dalle Onde medie fino alla web radio..le ho fatte tutte. Mi è piaciuto quando Rai 1 che ascoltava Rmc mi chiese di presentare Discoring. In tv.
Gianni California è tra i suoi maggiori successi “on air”, da dove nacque l’ idea?
Gianni California è nato nel 75 ed e’ il.mio nick name oltreche il titolo di un mio programma radio molto fortunato che ha portato musica della West coast alla radio di quel periodo.Io sapevo tante cose di quella musica anche se in California non ci ero mai stato.Sono un ragazzo di provincia che si e’ nutrito e si nutre di passioni internazionali che condivide quasi sempre queste gioie.Mia figlia Greta vive da un po’ in San Francisco la dove avrei voluto stabilirmi all’ epoca quando sognavo la Stagione dei figli dei fiori.
“Priceless” è il suo ultimo progetto discografico, parlarcene?
PRICELESS E’ gioia e’ un omaggio alla musica, ai miei amori, ai miei amici…a chi ascolta. PRICELESS e’ il disco che avrei voluti fare da piccolo quando suonavo e mi credevo gia’ pronto per lo spettacolo.E’ UNA OCCASIONE che ho colto e che ho voluto realizzare pensando fosse importante a questo punto della mia vita.Ora o mai piu’ e’ cosi che ho scritto e cantato le canzoni di queste disco portandoci dentro il.mio.mondo e la mia sincerita’…Suono chitarre vintage che regalano emozioni impagabili.Priceless e’ aver realizzato tutto questo.
Lei ha iniziato la sua carriera artistica giovanissimo, tante esperienze fra radio e tv che hanno arricchito il suo llllbagaglio professionale volendo trarre dei bilanci, si sente soddisfatto di ciò che ha seminato?
Sono soddisfatto di tutto quel che ho avuto.Volevo solo vedere qualche stazione radio di qualita’ in piu’…qualche ragionamento, qualche valido collega parlare ancora al microfono insomma non proprio e sempre” quanti anni hai da dove chiami e cosa stai facendo?”…no
Pro e contro dell’attuale radiofonia?
La radio conquista numeri e perde coscienza contatto vero con gli ascoltatori.Ma non intenfo polemizzare e’ quel e’ specchio dei tempi.
C’è un sogno nel cassetto che Gianni de Berardinis ancora non ha realizzato?
Sogno di prestare la mia opera in mezzo a gente meno nervosa meno preoccupata dei numeri che fa ogni volta che dice una cosa.
Secondo lei nel mondo dello spettacolo in una scala di valori per riuscire ad emergere cosa non dovrebbe mai mancare: la fortuna, il talento, la tenacia, l’ambizione, la passione, le conoscenze.
Conoscenze, tenacia, passione e fortuna.
Lei ha avuto modo di incontrare personaggi di grande notorietà, chi l’ha “impressionata” in maniera indelebile?
David Bowie e Peter Gabriel persone con le quali ho passato poco tempo in studio Tv ma che ha lasciato un segno indelebile per me del resto erano e sono geni semplici ma di una enorme essenza e questo credo sia noto a tutti.Ma a me toccare con mano queste qualita’ mi ha cambiato la vita e mi ha fatto vedere un orizzonte di luce e di speranza per chi si impegna e vuple cambiare i giochi.
Progetti per il futuro?
Voglio andare in giro a suonare Priceless e raccontare la mia bella vita nella musica io sempre a contatto con questi pezzi da novanta. W chi ci crede ancora e ci credera’ sempre anche quando le cose non suonano.grazie a tutti.