La cantautrice Monica Pinto presenta Canthara
Napoli Underground riprende con un concerto, quello di Monica Pinto che si terrà al Teatro Il Primo di Napoli il 20 gennaio.
La cantautrice partenopea sarà protagonista dell’evento per presentare il suo disco d’esordio “Canthara”, che vede tra i suoi ospiti anche Fausto Mesolella degli Avion Travel (che firma la musica della conclusiva Per la rivoluzione), unisce infatti i due termini canto e hara, che rappresentano due luoghi complementari dell’essere e che insieme sembrano creare l’armonia del tutto.
Pur partendo da un approccio melodico, la canzone d’autore di Monica Pinto si muove all’interno di una tessitura sonora minimale, in cui suoni acustici ed elettronici si coniugano in maniera evocativa. Riflessioni esistenziali e osservazioni critiche della realtà, a volte provocatorie, attraverso dodici brani che parlano di rivoluzione, potere, sesso e morte.
Tutte questioni cruciali nel nostro ordine sociale, esplorate attraverso la prospettiva dell’anima, lungo un percorso interiore di consapevolezza e di comprensione. Nasce così una “chanson elettronica”, in un disco ricco di simboli a partire dal suo titolo. Il concerto riapre la rassegna Napoli Underground dopo le feste.
Le dichiarazioni
Monica Pinto ha raccontato in merito: “Dopo 25 anni di carriera artistica, in cui sono stata una felice interprete per lo più di musica napoletana, portandola in tutto il mondo, oggi ho deciso di reinventarmi in un progetto in italiano, confrontandomi con un linguaggio musicale completamente nuovo per me e con una diversa vocalità. La parola “Canthara” ha un potere fortemente evocativo, attorno a cui ruotano i concetti a cui ho voluto dare spazio in questo lavoro.
Un intento che è portato all’estremo nei due inserti del disco “Canthara I” e “Canthara II”. Si tratta di rielaborazioni elettroniche rispettivamente dell’antico suono terapeutico giapponese WUN (questo suono di apertura e di trasformazione risuona in tutto il corpo, attivandone l’energia e radicandolo alla terra) e dei bija mantra HAM RAM (la combinazione di questi suoni yogici che corrispondo rispettivamente al quinto chakra, quello della gola e al terzo chakra, quello del plesso solare, suggerisce una connessione armonica tra l’energia ascendente e discendente dell’essere).
L’unione dell’elemento elettronico-artificiale con quello organico-naturale dei suoni stessi, afferma ulteriormente il concetto di complementarietà degli opposti, dove essi non sono in contrapposizione, bensì convivono armonicamente in una reciproca funzionalità.
È da un tale sentire che parte la mia urgenza di realizzare questo disco, sintetizzando in esso, nei contenuti, nelle idee musicali e finanche nella scelta dei collaboratori, tutta la mia vita passata e presente di “essere cantante” e di ricercatrice di risposte“.