Musica e Napoli per Myriam Lattanzio
Myriam Lattanzio è una fra le più belle voci del panorama napoletano. Nel 1995 vinse con il brano Terra e sangue la VI edizione del Premio Recanati- Nuove tendenze della musica d’autore, incidendo di seguito anche il suo primo disco.
Nello stesso anno partecipò a Note d’Autore in scena al Teatro Nuovo con Rose, rabbia e sangue.
Sempre in prima linea per giuste cause, parteciperà alla compilation Sottotiro con la canzone Mare a favore di Amnesty International contro la pena di morte. Matite spuntite è invece il brano con cui partecipa al progetto del centro di riabilitazione psicosociale di Napoli (L’Aquilone) nel CD Consenso.
Molti sono i percorsi artistici della brava cantante-cantautrice non ultimo Femmene uno spettacolo teatrale molto suggestivo la cui regia è di Niko Mucci ed è magistralmente interpretato da Nunzia Schiano la cui recitazione è alternata per l’appunto dalla voce incantevole di Myriam Lattanzio, autrice anche dei testi dei racconti tratti da Nostra signora dei friarielli di Anna Mazza.
Ultimamente insieme a Marco Francini (con cui ha già collaborato in passato con i brani Preta, Mare, Terra e sanghe) è stato realizzato Vulesse (registrato al teatro di Pontedera nello scorso giugno) un brano delicatissimo, dalla spiccata sensibilità dedicato a tutti i bambini del mondo.
Messaggi solidari, pieni di altruismo a volte rabbiosi, a volte sussurrati, a volte carichi d’amore e di speranza, messaggi augurali, che uniti alla note si sperano possano essere ricevuti con impatto immediato, possano essere ricevuti anche dai cuori più duri, perché la musica è anche questo, un modo per “urlare” le ingiustizie, per rendere pubbliche delle verità, per portare alla luce accadimenti spesso dimenticati o poco considerati e facendo nostra una frase molto significativa di Victor Hugo concludiamo dicendo che: “Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime.”