Per Lea 11 tracce in rock
E’ uscito, nei migliori store digitali e negozi il nuovo album di Lea. Composto da ben 11 tracce, il primo full lenght della rocker campana porta come titolo il suo semplice nome. L’uscita del cd è stata anticipata dal singolo “Senza estate” di cui è disponibile anche un videoclip ufficiale sul canale YouTube dell’artista.
L’ album, presentato lo scorso 14 Febbraio in un gremitissimo Teatro delle Palme di Napoli, è edito da Hammer Music.
Lea – L’album
Questa è la track list:
1. Senza estate
2. Mi rifaccio il trucco
3. Ma oggi è solo lunedì
4. Il momento giusto
5. Controcorrente
6. Autunno
7. Non ho più regole
8. Stop
9. Uno splendido inverno
10. Dall’altra parte di noi
11. Primavera a un passo da me
Senza estate. E’ la storia di Francesco e Laura immersi nella realtà/non realtà dei social, in un mondo di relazioni di plastica e ostentazioni di felicità, in cui alla fine quello che appare spesso non è ciò che ci portiamo dentro.
Mi rifaccio il trucco. Spesso ci costruiamo delle prigioni permettendo agli altri determinati atteggiamenti, allo stesso tempo ostaggi e carcerieri di noi stessi. Tuttavia possiamo cambiare le cose, metaforicamente, ripulendoci il volto e ricominciando sempre e comunque, perchè per liberarci spesso basta solo rifarsi il trucco.
Ma oggi è solo lunedì. “un inizio prende forma se sai cosa meritare”. La canzone fa da matrice a tutto l’album: a volte è necessario allontanarsi dalle situazioni per averne una panoramica più chiara e guardare da prospettive diverse, non cercando di etichettare tutto; solo così un taglio profondo non ci farà pensare subito a qualcosa di negativo come una ferita ma anche ad una strada che può portarci lontano a scoprire la bellezza delle distanze e delle sfumature che la vita ci offre.
Il momento giusto. Canzone in cui ho avuto il piacere di avere al basso Guido Guglieminetti, grandissimo musicista di raro spessore umano e immensamente generoso. I momenti di stasi non sono sempre negativi, abbiamo bisogno di pause per ricominciare a stare con noi stessi e capire che tutto parte spesso solo dalla nostra volontà, solo così riusciremo a trovare un momento giusto per reagire e rialzarci.
Controcorrente. Mi sono sempre sentita controcorrente in tutte le mie scelte, anche musicali. L’ispirazione compositiva è nata dalla necessità di esprimere il senso di inadeguatezza che nel periodo in cui ho scritto questa canzone provavo rispetto a ciò che mi circondava e la sensazione di sentirmi di appartenere quasi ad un altra realtà, fuori dal tempo. Così come il clown protagonista del meraviglioso “Opinioni di un clown” di Böll mi sono posta come spettatrice in un angolo di questo povero mondo con poche certezze e verità.
Autunno. Qui si parla della capacità di riuscire ancora a sentire, a percepire le sensazioni, quelle belle e anche quelle che stridono ma che ci mettono sempre in sfida con noi stessi. E poi l’autunno è la stagione che porta con sè strascichi di estate ma anche anticipi di inverno e questo aspetto mi ha sempre fatto sentire la vita con tutta la sua impetuosità. Alla fine un ariete (come me) aspetta il fuoco e vince!
Non ho più regole. Un omaggio fortemente voluto al rock anni ’70, una ballad scarna con un andamento slow trascinante, pochi strumenti ad incorniciare la voce. Il testo racconta di una storia che sulla carta non ha i numeri per continuare, ma spesso conta più la chimica che la razionalità. E’ l’unica canzone di cui ho scritto solo il testo sulla musica di Bruno Marro, ex discografico della Virgin.
Stop. Il bombardamento mediatico di questi anni può confonderci e non farci capire cosa ci piaccia davvero, dove stia la vera bellezza e lo spessore delle cose: è un invito a fermarsi durante una metaforica pubblicità per riflettere e percepire la vera realtà e natura delle cose, senza lasciarci inghiottire.
Uno splendido inverno. Una dichiarazione d’amore, in un crescendo Rossiniano, parte da un’esposizione delle proprie insicurezze senza alcun filtro e culmina nell’accettazione dell’amore nella sua naturalezza senza strategie nè paranoie!
Dall’altra parte di noi. E’ molto complicato ripulire un pregiudizio, soprattutto quando qualcuno si è fatto un’idea distorta di noi, spesso frutto di supposizioni errate e superficialità. Impariamo a stare senza l’altro quando capiamo che il rispetto per noi stessi e la nostra dignità valgono più di tutto.
Primavera a un passo da me. Il sottotitolo avrebbe potuto essere “la canzone dell’inquietudine”: è un brano che esprime a pieno la voglia di raggiungere le cose per conquistarle e porsi ogni volta un nuovo obiettivo senza mai accontentarsi. Dal punto di vista strumentale ho voluto una sezione di fiati che richiamasse la sensazione di apertura e positività che “l’adorabile primavera” porta con sè.
Lea – L’artista
Lea si avvicina alla musica da piccolissima infatti a 6 anni inizia lo studio della chitarra classica che la porta a diplomarsi a19 anni al Conservatorio di S. Pietro a Maiella di Napoli. Nonostante il background classico, ben presto si appassiona al rock passando dalla chitarra classica a quella elettrica e dopo qualche tempo forma il suo primo gruppo rock gli “Heavy Rain, con il quale fa le sue prime esperienze live in molti locali della Campania.
Nel 2010 vince il Premio per la Miglior Composizione alla 6° edizione del Premio Bianca d’ Aponte.
Nel 2013 vinte anche come miglior interprete alla 9° edizione sempre del Premio Bianca d’Aponte.
Lea è arrangiatrice dei suoi brani oltre che autrice di testo e musica. E’ laureanda al DAMS presso la Seconda Università di Tor Vergata. Ma Lea è un’artista a tutto tondo oltre la musica ama la letteratura e l’ arte contemporanea.