Se entrare in studio per dedicarsi a nuove melodie e nuovi testi è importante, senza ombra di smentita, l’evento più caratterizzante il 2016 targato Europe, sarà il festeggiamento di un compleanno speciale: quello di un album incredibile che risponde al nome di The Final Countdown. Erano gli anni dei Duran Duran e degli Spandau Ballet, dopo i Beatles e i Rolling Stones e prima degli Oasis e dei Blur, la stampa di settore aveva individuato nei Duran e negli Spandau i due poli per cui tifare nella musica. Nessuno aveva previsto che un’hard rock band – proveniente dalla fredda Svezia – potesse creare un terzo polo. Per quanto incredibile e fuori dagli schemi discografici, tuttavia, avvenne. D’altro canto, lo stesso entourage della band non pensava assolutamente a “The Final Countdown” come brano trainante. Invece, nel 1986, con grande meraviglia di tutti – si era pensato di usare “The Final Countdown” solo per aprire e chiudere i concerti – il pezzo arrivò al primo posto nelle classifiche svedesi!

Ora, dopo quasi trent’anni e per il 2016, gli Europe stanno programmando uno speciale tour per celebrare in tutto il mondo The Final Countdown. A quest’album va pure – quando si dice il destino – un ringraziamento per la reunion: sul divario tra dicembre 1999 e gennaio del 2000, in seguito all’occasionale esecuzione di questo brano a Stoccolma, Tempest abbandona la carriera di cantautore (intrapresa dopo lo scioglimento della band) e decide insieme agli altri quattro di riprendere l’avventura Europe. Durante lo show portato in tour nel 2016 saranno eseguiti tutti i brani presenti nello storico disco.