Tueff e il suo “come eravamo”

Raplosophy
Raplosophy

Tueff (al secolo Federico Flugi)  gioca elegantemente con la lingua, ricorrendo a dei simpatici divertissements tra italiano e napoletano nel suo nuovo album dall’ intricato titolo “Raplosophy”, che sarà presentato al pubblico mercoledì 15 aprile c.a. alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri.

La filosofia del rap che pratica è la sua, quella di chi guarda indietro nel brano “Comm’ era”, in cui collabora, tra gli altri,  Valerio Jovine: il Supersantos, l’ infanzia nel tuo quartiere che non vuoi lasciare perché pensi che dal passato scaturisca inevitabilmente il tuo futuro, una nostalgia che dura un attimo, dura il tempo di dare un calcio ad un pallone, e poi ti giri e ti ritrovi a camminare per quelle stesse strade che sembrano uguali, ma in realtà sono cambiate. Simpatico a tutti quelli che detestano il rap perchè “non capiscono le parole”, Tueff è assolutamente intelligibile e lo sostiene a gran voce quando rappa “Federico, fede o tueff…sono sempre io, sono vero” ed è in questo desiderio di affermazione del Sè che il rapper rivela la sua napoletanità, spesso messa in dubbio per il suo carattere riservato, poco “partenopeo” per l’iconografia diffusa del popolo di Pulcinella.

Ma lo ribadisce, Tueff, anche nelle sue precedenti canzoni: “il meridione è la mia Nazione, Napoli la capitale“; lui è uno di quelli che non vuole partire, che pensa sia giusto e doveroso restare qui e ribadisce, anche in “Fratelli d’ Itaglia”, brano in cui ospita Dj Jad (intervenuto anche al Premio Musello edizione 2014), che non ha nessuna difficoltà ad abbandonare momentaneamente la lingua madre per ricorrere a quella di chi -secondo recenti e sempre più accreditate riletture storiche- il Sud lo ha invaso e saccheggiato per un’ unità territoriale e politica che metà della popolazione presente nel paese non aveva né richiesto né invocato.

Nella raplosophy di Tueff non mancherà mai la protesta, ne siamo certi; tra pochi giorni sapremo quali modalità avrà scelto in questo nuovo lavoro discografico pubblicato da Suoni del Sud che vanta belle collaborazioni (Marco Zurzolo, Monica Sarnelli, Shona, Dope One solo per citarne alcuni).

 

Su Monica Lucignano

Redattore